Regia di Friedrich W. Murnau vedi scheda film
Se vogliamo, pure deludente; rimangono alcune scene e una figura immortale e leggendaria. Ma è il mio parere, per molti è un capolavoro.
Nel 1922, sempre seguendo IMDB, la flessione nella produzione mondiale è ancora più decisa dello scorso anno e ci sarebbero, se la fonte ha ragione, un -14% di opere prodotte rispetto al '21.
Il primo film che vedo per il '22 è questo, forse il più iconico, nella storia del cinema, fino allo stesso 1922, assieme a Il monello.
Il film è di estrema cialtroneria. Non avendo i diritti per utilizzare Dracula (romanzo uscito pochi anni prima, e in Italia ancora non uscito, allora), la produzione si ingegnò lo stesso, facendo qualche piccola modifica, tanto che lo stesso Dracula ora era Nosferatu, il conte Orlok, e mise mano sia alla trama originale, che agli stessi poteri del vampiro.
Tutto ciò non servì a nulla: finirono in tribunale, e persero (ovviamente...la storia è quasi la medesima) e la Prana film, oscura casa di produzione, fece bancarotta.
La cialtroneria purtroppo è presente anche nel film, qua e là. Il "werewolf" che a un certo punto viene citato è uno strano canide dalle zampe striate, che però non farebbe paura a un bambino e che ho fatto molta fatica, inutilmente, a cercare in varie enciclopedie: potrebbe essere un canide estraneo al nostro Continente, o magari non fu altro che un cane particolare, chissà.
Il fidanzato sborone e borioso, poi cagasotto, fu nella realtà attore figlio di attore; verrà ricordato principalmente per questo film, in seguito si rifugerà in URSS perchè comunista e per sfuggire al nazismo.
Pure lei, decisamente carina in maniera quasi moderna, viene ricordata solo per questo film.
La scena è però tutta per Nosferatu (Max Schreck, pure lui al film della vita), pronto col suo viso mostruoso (grazie al trucco, vedi sotto) e le sue fattezze a finire in innumerevoli locandine e poster, tanto da fare dimenticare, forse, un film a cui io darò in definitiva una sufficienza (ma de gustibus).
senza trucco
La trama del film è più o meno la solita, quella del romanzo e di vari altri rifacimenti futuri. Manca Van Helsing e ora il nostro vampiro, a differenza del romanzo, muore se a contatto con la luce solare, SPOILER come accade nel finale, essendosi attardato troppo, quasi fantozzianamente, a succhiare il sangue della giovane bella protagonista. NB ma nessuno fa notare ai vampiri che la luce lunare è luce solare riflessa?
In definitiva ho trovato il film più importante che bello; oggi non potrebbe essere classificato "horror", dato che fa quasi tenerezza. Rimane certamente questa figura indovinata e seminale, la cui ombra è protagonista della scene più azzeccate del film; se oggi immaginiamo i vampiri più simili alle bestie che agli uomini, dobbiamo darne atto a Murnau e a questo film.
Certo che parlando di espressionismo, se devo paragonarlo a un capolavoro come Il gabinetto del dottor Caligari....sorry, non c'è storia.
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