Regia di Ladislao Vajda vedi scheda film
Nei boschi di Magendorf, in Svizzera, viene trovato il corpo di una bambina uccisa. Il commissario della polizia locale (Rühmann), al suo ultimo giorno di lavoro prima della pensione, raccoglie la testimonianza dell'uomo che ha trovato il corpo (Simon), il quale - non reggendo la pressione dell'opinione pubblica e della polizia - si suicida. I vertici della polizia archiviano così il caso. Ma il commissario stesso è convinto che l'omicidio della bambina sia legato ad altri casi, sicché rileva una pompa da benzina per poter intercettare con uno stratagemma il vero colpevole, usando un'altra bambina come inconsapevole esca.
Dal romanzo di Frederich Dührrenmatt (qui anche sceneggiatore), l'ungherese Ladislao Vajda ricava un giallo perfettamente congegnato, un meccanismo a orologeria al centro del quale si colloca la pervicacia del protagonista nel disinnescare altri possibili delitti. Il racconto assume così contorni quasi fiabeschi, che riecheggiano la struttura di cappuccetto rosso, calandola nel contesto della provincia elvetica.
Nel 2001 Sean Penn girò un secondo film dallo stesso romanzo, intitolandolo La promessa, con un grande Jack Nicholson.
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