La recensione su Non voglio morire

Non voglio morire (1958): locandina

Non voglio morire (1958): Susan Hayward

Non voglio morire (1958): Susan Hayward

Non voglio morire (1958): Susan Hayward

Non voglio morire (1958): Susan Hayward

Non voglio morire Stati Uniti d'America 1958 la trama: Barbara Graham è una giovane donna dalla vita burrascosa. Verrà incriminata per un delitto che non ha commesso, lei è innocente. La pubblica opinione, i giornali ed i mass media gli sono ferocemente contro senza nessuna pietà. Barbara pero’ fa ulteriori passi falsi che compromettono la sua posizione. La recensione: Non voglio morire (I Want to Live!) è un film diretto da Robert Wise. Il film racconta la vicenda realmente accaduta a Barbara Eleine Wood Graham e sulla sua ingiusta condanna a morte. Prodotto da United Artists. Colonna sonora jazz altamente drammatica di Johnny Mandel. Susan Hayward vinse nel 1959 il premio Oscar come miglior attrice protagonista per “I WANT TO LIVE!”. Non voglio morire è un grandioso dramma basato su un fatto realmente accaduto. Un film di forte impatto emozionale ed e’ un coraggioso manifesto avverso alla pena di morte. Magnifica interpretazione di Susan Hayward, forse la migliore di una carriera straordinaria. Robert Wise una la mdp con grande perizia, capace di rendere al meglio le varie sfaccettature caratteriali e psicologiche della superba protagonista. Molto precisa ed asciutta risulta la descrizione dei preparativi per l’esecuzione. Un film fuori da ogni schema che non cede ad un facile ed inevitabile didascalismo e centra l’occasione per parlare delle invereconde condizioni del carcere femminile americano degli anni cinquanta. Molto emozionante e doloroso il finale con i continui rinvii dell’esecuzione di Barbara di grande resa cinematografica, capace di rendere molto credibile ed umano Il personaggio in angosciante attesa. Un film sicuramente cinico e denso di stati d’animo e tumultuosi moti del cuore. Un film capace di annientare l’anima dello spettatore in cerca fino all’ultimo di un finale diverso, non necessariamente roseo, ma almeno meno struggente. Barbara Graham è una donna debole, manovrata da uomini di infimo livello e con un destino in agguato molto crudele e spietato. Il tutto reso in modo asciutto, grazie ad una sceneggiatura di ferro, di ottima caratura e contenuti forti. Rimangono impressi nella mente, il bimbo della carcerata, il prete, gli avvocati difensori e sono figure fondamentali, che rendono la vicenda filmata amarissima. Ci sono molte belle sequenze in questo film, non vanno elencate, ma viste e vissute nel proprio intimo, posso solo affermare che sono grandiose. L’ultima parte del film rimane la più bella e ci trasmette un qualcosa di catartico ed indefinibile. Il gioco del telefono ed i rimandi dell’esecuzione è sadico, un colpo al cuore per lo spettatore affranto e dispiaciuto. Questo però è GRANDE CINEMA oserei dire espressionista. Robert Wise ci regala un capolavoro indimenticabile nel suo genere, perché Non voglio morire rimane nella storia del cinema, come caposaldo del filone carcerario e sul tema della pena di morte, una tensione che non molla fine al tristissimo epilogo filmato in modo maniacale e realistico. La valutazione globale non può fare altro che salire verso il massimo livello, grazie alle ultime scene che sono da spasimo. Chi ha piacere può vedere anche queste due pellicole sconvolgenti sulla pena di morte, sono film che mi hanno emozionato e rattristato, ma ottimamente dirette ed interpretate: Difesa ad oltranza - Last Dance film del 1996 diretto da Bruce Beresford con una strepitosa Sharon Stone e L'ora della verità (Return to Sender), regia di Bille August (2004) magnifica interpretazione di Connie Nielsen. Interpreti e personaggi Susan Hayward: Barbara Graham Simon Oakland: Edward S. 'Ed' Montgomery Virginia Vincent: Peg Theodore Bikel: Carl G.G. Palmberg Wesley Lau: Henry L. Graham