La recensione su Argo

di Furetto60

8 stelle

Ottimo film di Ben Affleck

Il 4 novembre 1979,durante le rivolte di piazza antiamericane,che accompagnarono e caratterizzarono la rivoluzione islamica iraniana,provocando il rovescio di una monarchia accusata di gravi crimini e trasformandola in una repubblica islamica sciita,in concomitana con la fuga dello Scià, deposto, negli Stati Uniti,ove aveva trovato asilo politico,un gruppo di militanti del regime teocratico di Khomeini, irruppe nell'ambasciata americana di Teheran e tenne in ostaggio i suoi impiegati,per più di 400 giorni.Nel caos che si generò,sei dipendenti diplomatici,riuscirono a fuggire e a trovare clandestinamente rifugio, presso la residenza dell'ambasciatore canadese,nella capitale iraniana,Per salvare i propri connazionali da sicura morte,la CIA organizzò una missione di esfiltrazione audace e soprattutto fantasiosa,concepita dall'esperto del campo, Tony Mendez con la collaborazione attiva e la complicità di veri registi e produttori di Los Angeles,in pratica escogitò un'operazione, tanto geniale, quanto rischiosa.Fu data l'illusione a tutti,soprattutto alla stampa, che c'era in essere il progetto di girare un film di fantascienza ,utilizzando come location,alcuni territori dell'Iran, così da poter ottenere dal Ministero della cultura, l'autorizzazione ad entrare ed uscire dal paese, onde poter condurre fuori dalla nazione divenuta ormai una polveriera,i sei ospiti dell'ambasciatore canadese,spacciandoli per operatori del film.
Il titolo del finto film in questione era appunto "Argo"

Thriller teso,ben girato e ben interpretato,molto avvincente,Ben Afflecx non delude i suoi fan alla sua terza prova da regista,confeziona un film solido e realista, con una narrazione,ricca di suspense,dal grande ritmo narrativo,in un crescendo di tensione,grazie anche ad un ottimo montaggio e a una recitazione esemplare da parte sua e di tutti gli attori, caratteristi inclusi,da sottolineare anche la sceneggiatura efficacissima,che alterna dialoghi inquieti e convulsi, a battute più leggere e ironiche.
Sulle basi di una vera storia,il regista gira un film,"molto americano" che forza talvolta la realtà dei fatti per necessità di regia,ma ha il merito di sottolineare gli elementi di veridicità e di consentirne "il distinguo" con le licenze cinematografiche, che si prende.

Il clima rovente e giustizialista, che avvolse quel paese,in quel periodo, è reso molto bene

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