Regia di Ben Affleck vedi scheda film
'Argo', terza opera da regista di Ben Affleck, dimostra un sostanziale miglioramento delle sue qualità di autore rispetto ai pur validi 'Gone baby gone' e 'The town'.
Affleck offre una lezione di montaggio, prima nella sequenza iniziale dell'assalto all'Ambasciata americana a Teheran, e successivamente in quella all'areoporto con il ricorso al montaggio parallelo, costruendo una tensione crescente e palpabile, degna del Sydney Pollack de 'I tre giorni del Condor'.
Inoltre riesce anche a passare dal registro documentaristico dell'incipit a quello da satira cinematografica della parte centrale - che vede impegnati il duo John Goodman e Alan Arkin - per poi tornare a quello action dell'ultima parte senza la benché mimina esitazione e squilibrio narrativo.
Forse, un unico appunto sta nella pleonastica scena finale in cui viene ricostruito il quadretto familiare con tanto di bandiera a stelle e strisce sullo sfondo.
Tra gli interpreti, oltre alle vecchie volpi Goodman e Arkin, va menzionata la prova di Bryan Cranston nei panni dell'agente Jack O'Donnell, dai modi bruschi ma efficaci e ovviamente Ben Affleck che, nelle vesti del personaggio principale - l'agente Tony Mendez, barbuto e capellone - offre una prova misurata.
In prospettiva Oscar, penso che 'Argo' potrà ottenere diverse candidature: punterei su film, regista, attore non protagonista (Cranston), sceneggiatura, montaggio e scenografia.
Voto: 8.
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