Trama
4 novembre 1979. La rivoluzione iraniana è al culmine e un gruppo di militanti assalta l'ambasciata statunitense a Teheran, prendendo in ostaggio 52 americani. Nel caos che si è generato, approfittando di un attimo di distrazione, sei degli ostaggi riescono a scappare e si rifugiano nella residenza privata dell'ambasciatore canadese Ken Taylor. Sapendo che per loro, qualora scoperti, non vi sarà via di scampo alla morte, la Cia invia sul posto lo specialista Tony Mendez (Ben Affleck), che ha un piano incredibile, ma molto rischioso, per cercare di portarli sani e salvi fuori dall'Iran.
Approfondimento
ARGO: LA STORIA DEL FINTO FILM DI FANTASCIENZA
Nel 1980, la casa di produzione Studio Six Productions annuncia un nuovo progetto cinematografico con tutti gli elementi di successo dei film di fantascienza: astronavi, alieni, azione, avventura e paesaggi di un arido pianeta lontano. Presentato come una "conflagrazione cosmica", l'epico progetto non ha mai avuto in calce la firma di nessun produttore cinematografico ma ad avallarlo era direttamente il presidente in persona.
Più di trent'anni dopo, Ben Affleck con Argo racconta la vera storia della missione segreta che ha portato al salvataggio di sei americani intrappolati in Iran, a seguito dell'invasione dell'ambasciata statunitense a Teheran nel 1979. I sei americani erano riusciti ad evitare per un soffio di essere presi in ostaggio dai rivoluzionari iraniani e si erano rifugiato in casa dell'ambasciatore canadese Ken Taylor, che per salvare loro la vita ha rischiato il tutto per tutto anche quando gli altri gli hanno voltato le spalle.Con il pericolo costante che qualcuno scoprisse la loro presenza e con il tempo che stringeva, l'esperto di esfiltrazione della Cia Antonio Tony Mendez ha elaborato un piano di fuga brillante ma alquanto clamoroso. Amico del famoso truccatore di divi John Chambers (premio Oscar per Il pianeta delle scimmie), Mendez ben sapeva che per realizzare dei film le produzioni si muovono in giro per il mondo alla ricerca dei luoghi giusti per le riprese. Partendo da questo presupposto, ha la geniale idea di far passare i sei americani per una squadra di film maker canadese alla ricerca di location in Iran. In questo modo, avrebbe tentato di portarli fuori dal pericolo e farli rientrare in patria. L'operazione, piuttosto complessa e piena di rischi, è passata alla storia con il nome di Canadian Carper ma tutti la indicano generalmente come Argo, il titolo del fantomatico film che la Studio Six Productions aveva appena annunciato in pompa magna ma che era solo l'escamotage di Mendez.
DAI DOCUMENTI TOP SECRET AL FILM DI BEN AFFLECK
Il sequestro dell'ambasciata statunitense ha rappresentato un terremoto sulla scena mondiale, rompendo violentemente ogni protocollo diplomatico. Nessuno sapeva bene come reagire e i sei ostaggi nascosti nell'ambasciata canadese rappresentavano una minaccia per lo stesso ambasciatore Ken Taylor, da sempre in ottimi rapporti con l'Iran.
Nel gestire l'emergenza in stretta collaborazione con gli Stati Uniti, il parlamento canadese in via del tutto eccezionale ha fornito ai sei americani dei finti passaporti, nei quali si annotava che facevano parte di una troupe cinematografica. Su quei passaporti, arrivati tramite una valigetta diplomatica, Tony Mendez da usato le sue abilità di contraffazione per imprimire il visto iraniano, indicando come data d'ingresso nel paese quella del giorno prima. Tenuta segreta fino al 1997 quando il presidente Bill Clinton ne ha declassificato lo status di "top secret", l'operazione Canadian Carper è stata raccontata per la prima volta da Tony Mendez in persona nel suo libro del 2000 Master of Disguise per essere poi ripresa nel dettaglio nel 2007 dal giornalista Joshuah Bearman per un reportage sulla rivista Wired. Dopo anni in cui gli americani sapevano solo che gli ostaggi erano fuggiti con l'aiuto dei canadesi, per la prima volta gli Stati Uniti scoprivano i dettagli di una audace missione di copertura e salvataggio messa a punto in ogni dettaglio dalla Cia, la loro agenzia di spionaggio nazionale.
Il pezzo di Bearman ha catturato sin da subito l'attenzione dei produttori hollywoodiani. Ad interessarsi al progetto di realizzarne un film sono sin da subito Grant Heslov e George Clooney, che affidano a Chris Terrio il compito di trarne una sceneggiatura. Per ottenere maggiori informazioni, Terrio incontra Tony Mendez, ritiratosi dalla Cia nel 1990, interessandosi soprattutto al lato umano di una storia che sembrava appartenere più al mondo del fantastico che alla realtà. Nel frattempo, Heslov e Clooney scelgono come regista Ben Affleck, dopo aver notato le capacità di costruzione di una storia e uso della cinepresa mostrate in The Town.
ATTINENZA AL CONTESTO E CENNI DI COMICITÀ
Una delle maggiori sfide nel realizzare Argo è stata quella di coniugare temi come la vita e la morte con toni drammatici da stemperare con l'innesto di elementi da commedia. Stemperare il senso di urgenza e realismo che la storia imponeva con l'umorismo però era un rischio che poteva danneggiare la credibilità del film. Per evitare tale pericolo, le situazioni da commedia sono state affidate agli attori Alan Arkin (nei panni del produttore Leister Siegel) e John Goodman (il truccatore John Chambers), che con il loro umorismo innato non hanno inficiato la drammaticità raccontata.
Non essendo un documentario, rispetto alla storia originaria Argo si prende delle licenze che comprimono alcuni eventi ed elementi reali per lasciare spazio alle emozioni, soprattutto nei minuti finali quando la riuscita della fuga diventa una certezza euforica e il pubblico è chiamato a condividere il sollievo tangibile dei protagonisti. Il regista Ben Affleck ha collaborato con l'intera équipe tecnica per raggiungere un elevato grado di verosomiglianza spazio-temporale. Affleck e il direttore della fotografia Rodrigo Prieto hanno adottato diverse soluzioni di ripresa per trasmettere le atmosfere del periodo a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta e stabilire una netta divisione tra i tre ambienti di Washington, Hollywood e dell'Iran. La scenografa Sharon Seymour e la costumista Jacqueline West hanno invece esaminato fotografie e archivi cinematografici per ricreare i look - differenti in base al luogo in cui ci si trova e alle funzioni che si svolgono - del periodo. Le musiche, ad opera di Alexandre Desplat, presentano suoni del tempo realizzati però con una partitura atipica, incorporando molti strumenti poco conosciuti di origine mediorientale.
In Argo, accanto a Ben Affleck (protagonista nel ruolo di Tony Mendez) e ai già citati Alan Arkin e John Goodman, recita anche un variegato cast di professionisti hollywoodiani, tra cui: Billy Cranston (è Jack O'Donnell, il diretto superiore di Mendez alla Cia); Victor Gaber (è l'ambasciatore canadese Kan Taylor); Tate Donovan, Scott McNairy, Kerry Bishe, Christopher Denham, Clea DuVall e Rory Cochcrane (sono i sei ostaggi in fuga: Bob Anders, Joe Stafford, Kathy Stafford, Mark Lijek, Cora Lijek e Lee Schatz); Kyle Chandler (è Hamilton Jordan, il capo dello staff della Casa Bianca); Page Leong (è Pat Taylor, la moglie dell'ambasciatore canadese) e Chris Messina (Mario Malinov).
Note
Cinema come si faceva una volta. Costruito sugli attori - eccezionali Alan Arkin e Tate Donovan - e la precisione dei dettagli. Congegno narrativo a orologeria, Argo è un thriller politico vintage. La crisi degli ostaggi americani all’indomani della conquista del potere da parte di Khomeini in Iran è proiettata da Affleck sullo sfondo attuale del Medio Oriente: un errore tragico ne provoca un altro. Agile e claustrofobico, mette in scena la fine di un mondo che non comprende cosa gli accade intorno. La maturazione registica di Affleck è indiscutibile, il controllo degli elementi magistrale.
Trailer
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Commenti (19) vedi tutti
Avvincente dramma ad alta tensione, inserito in una ricostruzione storica degna di un film fatto bene. Voto: 4 stelle (2024)
commento di robynestaGrande film. Vicenda vera. Attori superbì. Poca retorica,molta sostanza e la giusta dissacrante ironia.Tre Oscar meritatissimi. Da non perdere,compresi i titoli di coda ove compaiono i veri protagonisti.Commento magistrale di FilmTV.Da vedere
commento di Decimola scena delle camionette militari che corrono dietro ad un B747 a piena potenza senza volare (letteralmente) via, è ridicola. I motori di un Jumbo fanno alzare da terra qualsiasi auto. Non contenti, gli hanno fatto affiancare l'aereo in decollo (circa 300kmh).
commento di GikoGomezSinceramente l'ho trovato noioso e lento, tranne la scena iniziale dell'occupazione dell'ambasciata e poi il finale dove la tensione sale. Per il resto molte chiacchiere. (tra l'altro non capisco tutta questa attenzione a questi 6 a discapito degli altri 59 ostaggi)
commento di Artemisia1593Un ottimo film. Anche se come per altri film ispirati a storie vere si conosce già il finale, questo film nel suo svolgimento mantiene una tensione ed un pathos elevato ed un ritmo senza tregua. Presenti anche sapientemente dosati alcuni momenti di humor. Un film da vedere e che giustamente ha avuto i suoi positivi riconoscimenti.
commento di massimo45Teheran 1979 - l'ambasciata americana è assediata nei giorni successivi alla cacciata dell’odiatissimo scià, che i rivoluzionari avrebbero voluto processare ma che gli USA avevano aiutato a mettersi in salvo.
leggi la recensione completa di laulillaLa storia raccontata e' bella, interessante e incredibile, soprattutto perché i fatti descritti sono realmente accaduti. La fotografia è buona e i costumi anche. Tutto il resto insomma. Comunque B. A. meglio come regista, che come attore, almeno in questo film. Voto 6,5
commento di SuperFioreInteressante, ma non così avvincente. Troppa lentezza. Voto 6
commento di BradyOttimo film di Ben Affleck
leggi la recensione completa di Furetto60film interessante che mette in discussione la rivoluzione iraniana del 1979 ma anche la posizione Americana rispetto agli interventi in quel paese. Happy end inevitabile sia per andare incontro ai gusti del pubblico americano, sia perché ispirato a una storia vera effettivamente finita bene.
commento di ENNAHLa regia dimostra che Ben Affleck cresce ed arriverà lontano: calmo e tranquillo, è così che richiama i Redford e Eastwood. Tutto funziona a meraviglia ed anche il montaggio delle scene fila liscio come ci si aspetta da un film di questo tipo. L’unica mia perplessità è solito vizio americano dell'“happy ending” .
leggi la recensione completa di michemarThriller storico o docu - film ?
leggi la recensione completa di daniele64Nonostante la staticità di Affleck e il suo muso lungo, un buon film.
commento di moviemanBel film di spionaggio, con bravi attori e una trama interessante specie se considerata che tratta dal vero.
commento di gacUna ricostruzione minuziosa degli eventi che fa sentire lo spettatore come fosse presente in tempo reale, il coinvolgimento è intenso, un’opera di grande professionalità e capacità narrativa. Un raro esempio di maestria cinematografica USA che non scade mai in propaganda
commento di MaciknightVoto 6,5. [24.02.2014]
commento di PPGeniale, sia l'idea su cui si basa il film (la vera storia) che il film stesso. Affleck si conferma regista di gran stile e confeziona una prova di grande precisione stilistica. Film intelligente.
commento di slim spaccabeccoTutto da vedere e gustare questo ottimo film di Affleck basato su una storia vera ambientata in Iran nei primi anni 80'. Tutto funziona a pieni giri e le emozioni corrono veloci incollandoti alla sedia. Sorprendente e da vedere assolutamente!
commento di jeffstepellicola appena sufficiente, nulla di che.
commento di ironsax