Regia di Peter Hedges vedi scheda film
Quando Cindy e Jim apprendono di non poter essere in grado di concepire figli, cominciano a fantasticare sul figlio che desidererebbero, ne immaginano talenti e difetti, li scrivono su foglietti che poi seppelliscono in una cassettina in mazzo alle pianticelle del loro orto. Quando una sera, dopo un fragoroso temporale che però sembra aver toccato solo la loro casa, la cassettina si apre e un bambino compare nella loro camera da letto, capiscono che loro vita sta per cambiare...
Storia semplice che vive di spunti sentimentali, gestiti con un giusto mix fra comicità e commozione, in un'atmosfera magica creata soprattutto da una location incredibile: un paesino circondato da boschi le cui piante vivono tutte le trasformazioni legate al succedersi delle stagioni, in un caleidoscopio di colori suggestivi.
Ci parla metaforicamente della difficoltà di essere genitori e del fatto che, quando si crede di aver imparato abbastanza, i figli sono destinati a prendere la "propria" strada, che non sempre corrisponde a quella che abbiamo immaginato o desiderato per loro.
C'è il tono di tenerezza giusto per proporlo nella programmazione televisiva natalizia e pertanto si perdona al film una certa superficialità con cui affronta tanti temi (per esempio, quello dell'essere "diverso") senza però portarli ad un approfondimento serio.
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