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L'incredibile vita di Timothy Green

Regia di Peter Hedges vedi scheda film

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La recensione su L'incredibile vita di Timothy Green

di supadany
6 stelle

Classico film Disney per tutta la famiglia, non proprio un toccasana per tutti i palati, ma in tempi nei quali la casa di “Topolino” guarda ormai solo ai supereroi, cartoons e una manciata di altri titoloni a pare, ritrovare un soggetto del genere, che punta prima di tutto al cuore e ai sentimento genera una sensazione da deja-vu che non farà tornare la casa madre ai suoi albori, ma che comunque è in grado di colpire al cuore.

Cindy (Jennifer Garner) e Jim (Joel Edgerton) vogliono un figlio più di ogni altra cosa e si rivolgono alle autorità per adottarne uno.

Per convincerli ad ottenere l’affidamento raccontano l’incredibile storia che hanno vissuto, con il piccolo Timothy che, arrivato per magia dalla terra, ha dimostrato loro che possono essere degli ottimi genitori capaci di guardare oltre la superficie delle cose anche negli sbagli che ogni genitore prima o dopo commette.

 

 

Classica favola Disney che vuole scaldare il cuore dello spettatore e vi riesce utilizzando anche mezzi piuttosto ovvi, ma se non altro ad un obiettivo (mirato fin da subito) si arriva.

Si tratta di una favola di fantasia che chiaramente vacilla quando si tocca il reale (vedi il presente rappresentato dal colloquio pre-adoazione, li avrebbero dovuti internare), ma poi ci si mette giusto un attimo a mettersi dalla parte di Cindy e Jim.

Due personaggi chiaramente limpidi che non offrono nessuna sponda in più a parte la presenza scenica di Jennifer Garner e Joel Edgerton che per inteso è comunque solida quando basta.

E’ comunque una storia capace di guardare ai genitori, ma anche al piccolo Timothy ed al suo insolito legame con una sua coetanea che lo capisce, ma c’è anche una bella idea accessoria che regala qualche soddisfazione.

Jim lavora per una fabbrica di matite, ovviamente in crisi, le contrapposizioni sono le solite, ma è comunque un aspetto che si fa apprezzare; la matita ed il suo tratto sono un simbolo di fantasia, un marchio della Disney che fu e di un mondo che sta scomparendo, leggetelo come volete (editoria, edicola, un certo tipo di industria, le piccole realtà di provincia etc.), ad ogni modo è uno sfondo che funziona benissimo e che genera un altro desiderio.

Ed anche i colori autunnali, Timothy vive di foglie che una dopo l’altra cadono dalle sue gambe, contribuiscono a dare toni anche melanconici, per un film che non regala incredibili sorprese, ma sa coltivare l’emozione che sfocia al massimo col più classico degli “happy-end”.

Rassenerante (ed ogni tanto ce ne è di bisogno).

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