Regia di Paolo Uzzi, Giovanni Vernia vedi scheda film
Non sempre un fenomeno riesce a dimostrare la sua fenomenalità, soprattutto quando non c'è.
E' il caso, non poco curioso, di Giovanni Vernia, meglio conosciuto come Jonny Groove, che, in tv, riesce a dare il meglio di se (ammetto di sembrare un'idiota quando rido, piegata in due, alle sue battute) e che, al cinema, rende meglio di niente.
Film fiacco, senza una trama coinvolgente, scorre lento e impastato rendendo, l'intera visione, pesante e insopportabile. Il ritmo s'impenna solo, ed esclusivamente, nelle serate in discoteca dove, Jonny, riesce a dare il meglio di se. Sarà che siamo poco abituati a vederlo nei panni del "normale" Giovanni che ci sembra, quando li indossa, un po' surreale e noioso, al punto tale da preferire, senza ombra di dubbio, il suo doppio e tifare per lui in un finale scontato, come i capi estivi in autunno, che è forse la ciliegina su una torta ancora da modellare.
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