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Una ragazza a Las Vegas

Regia di Stephen Frears vedi scheda film

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La recensione su Una ragazza a Las Vegas

di alan smithee
6 stelle

Stephen Frears e' uno di quei registi che ti rassicurano. Preciso, metodico e appassionato ai progetti a cui lavora, coerente pur nella sfaccettata casistica dei generi affrontati, il regista inglese, spesso in trasferta holliwoodiana - ambiente che ha imparato a dominare senza farcisi fagocitare passivamente (vedi il caso recente ed emblematico capitato all'illustre collega Jim Sheridan) - ha nel suo curriculum un bel numero di film e un considerevole ritmo produttivo;  ma tutti i suoi film, chi piu' chi meno, si traducono in opere o bellissime o quanto meno degne di nota.
Questo suo recente ritorno in USA, lo vede alle prese col mondo futile e balordo delle scommesse, spiraglio di vita nuovo e promettente per una ex spogliarellista arrivata a Las Vegas per fare la cameriera, ma catapultata ben presto quasi per caso nell'incantevole universo della vincita facile.
La gran cavallona protagonista non e' infatti solo bella, ma ci sa fare con i numeri, e fato vuole che incontri l'abile scommettitore Dink per diventarne dopo poco, con alterne fortune ed incarichi altalenanti, la sua assistente/portafortuna.
Il film e' una scatenata commedia brillante in cui per fortuna, oltre alle scommesse e alla posta in gioco, emergono in modo quasi prepotente i volti e i caratteri dei quattro fantastici attori coinvolti nel progetto: Bruce Willis su tutti e' un Dink fantastico ed umanissimo, cosi' distante dai molti ruoli muscolari in cui anche di recente e' stato coinvolto l'attore. Un personaggio tutto tic facciali ed espressioni millimetriche ma studiatissime che ci ricordano (quasi) un personaggio esemplare in ironia e sarcasmo come il Drugo/Jeff Bridges del bel film dei Coen sul bowling Il grande Lebowski.
Insomma una grande prova di Willis, attore troppo spesso preso alla leggera o non utilizzato per quel che vale; a cio' si aggiunge senza dubbio la performance spiritosa e suadente di una maliarda intrigante Catherine Zeta Jones, non nuova a ruoli brillanti al limite del macchiettismo (vedere il recente Rock of Ages), qui nella parte della capricciosa, bellissima e alla fine molto saggia moglie del re degli scommettitori Willis: insieme danno vita ad una coppia straordinaria che tira avanti a forza di piccoli litigi e sotterfugi, ma anche grazie a tanta amorevole complicita'. Rebecca Hall, cavallona qui piu' bella del solito, non e' mai stata tra le mie attrici preferite e questo film non la aiuta a diventarlo. Tuttavia il suo ruolo da protagonista e' affrontato molto bene con un brio e una ironia che rendono la commedia spassosa e godibile pur parlando di numeri, scommesse, e altre robacce di un mondo luccicante e falso come la Las Vegas che fa da sfondo a parte della vicenda. Con Joshua Jackson, qui piu' coinvolgente del solito, i quattro formano un poker di interpreti per nulla scontato che solo un uomo brillante come Frears poteva radunare. E se siamo lontani anni luce dai capolavori di Relazioni pericolose e Rischiose abitudini, e distanti dagli ottimi The Snapper, Mary Reilly, My beautiful laundrette e Piccoli affari sporchi, ci assestiamo comunque sulla buona media dei recenti The Queen, Tamara Drewe, Lady Henderson presenta e Cheri. Mica male!

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