Regia di Béla Tarr vedi scheda film
Sorpreso a rubare, un operaio viene licenziato e cacciato dall'ostello aziendale. Nonostante l'uomo cerchi di suscitare qualche simpatia, gli ex colleghi fanno muro contro di lui.
Hotel Magnezit è l'esordio di Bela Tarr come regista e, pare di intuire dai minimali e laconici titoli di apertura, anche come sceneggiatore ("Hotel Magnezit - Tarr Bela - 1980"). Bizzarro che l'autore ungherese, noto per i suoi lunghissimometraggi dalla durata sconfinata (Satantango, del 1994, arriva a sette ore e mezza circa!), realizzi come opera prima un corto - ma in fin dei conti è l'approccio standard per tantissimi cineasti; già più riconoscibile è la forma spartana del lavoro - un bianco e nero sgranato, una vasta serie di ingombranti primi piani - e, considerato che il film è interamente basato su una discussione fra ex colleghi di lavoro, la dispersione della trama in una risma di rivoli narrativi che rimangono per lo più incompiuti concede alla pellicola qualche appeal. Inutile però cercare di comprendere a fondo i personaggi, le loro psicologie e le loro ragioni: i dieci minuti di Hotel Magnezit scorrono rapidi fra rivendicazioni, riferimenti personali, attacchi e difese verbali che non sfociano mai in alcunchè di concreto. Nonostante quel 1980 che compare in testa al film, il web concorda sul 1978 come suo anno di uscita; nel 1979 arriva poi Nido familiare, primo titolo sulla lunga durata per Tarr. 4,5/10.
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