Ungheria, seconda metà degli anni '70. Laci e Iren sono sposati da sette anni e hanno una bambina, Krisztike. Da tempo hanno presentato domanda per l’assegnazione di un appartamento, ma, nonostante i numerosi solleciti, non sono ancora riusciti ad ottenere nulla. Nell’attesa, si trovano costretti ad abitare nella casa dei genitori di lui. La convivenza forzata è causa di continue tensioni, dovute soprattutto al carattere autoritario e arrogante del padre di Laci, che non perde occasione di criticare pesantemente la nuora. Arriverà addirittura ad accusarla di immoralità e a metterla alla porta, distruggendo definitivamente la vita familiare di suo figlio.
Spietato...in sette anni l'ho solo picchiata due volte dice il marito...vabbe' se ci mettiamo pure il suocero carogna e dalle mani lunghe la situazione è disastrosa.Questo è il quadro per chi vuole vedere il film.
Consuetudini e problemi di una coppia Ungherese nella fine anni '70 con risvolti lavorativi,familiari appunto ed anche economici,comunque abbastanza noioso come spesso i Films di Bela Tarr.voto.4.
I drammi della gente comune. Gli inferni della normalità. Béla Tarr, nel titolo di questo film, ironizza sulla tradizionale immagine del focolare domestico come luogo di pace e di calore. Nello stesso tempo coglie l’occasione per rivolgere la solita accusa di cinica inefficienza al sistema burocratico che, nell’Ungheria del secondo dopoguerra, anziché regolamentare la distribuzione delle… leggi tutto
L’esordio cinematografico di Bèla Tarr è quanto di più lontano ci si possa immaginare da quello che vedremo da KARHOZAT – PERDIZIONE in poi. L’uso del b/n è lo stesso ma stile e contenuti cambiano radicalmente. Tarr era uno giovane studente che filmava la realtà sociale del suo paese nella seconda metà dei settanta ungheresi. Iren vive a casa dei suoceri con la figlioletta mentre il…
Il giovane Bela Tarr era un fan sfegatato di Fassbinder. Non si direbbe proprio. :-) Ammirava anche Cassavetes, che di fatto è l'unico referente per questa sua operetta di fine anni 70, quando non aveva ancora elaborato la sua proverbiale estetica della durata, fondata su avvolgenti piani-sequenza. Tuttavia, già in questa sua acerba prova, emerge una cura di luce ed inquadratura inaspettata…
I drammi della gente comune. Gli inferni della normalità. Béla Tarr, nel titolo di questo film, ironizza sulla tradizionale immagine del focolare domestico come luogo di pace e di calore. Nello stesso tempo coglie l’occasione per rivolgere la solita accusa di cinica inefficienza al sistema burocratico che, nell’Ungheria del secondo dopoguerra, anziché regolamentare la distribuzione delle…
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Spietato...in sette anni l'ho solo picchiata due volte dice il marito...vabbe' se ci mettiamo pure il suocero carogna e dalle mani lunghe la situazione è disastrosa.Questo è il quadro per chi vuole vedere il film.
commento di ezioConsuetudini e problemi di una coppia Ungherese nella fine anni '70 con risvolti lavorativi,familiari appunto ed anche economici,comunque abbastanza noioso come spesso i Films di Bela Tarr.voto.4.
commento di chribio1