Regia di Ken Loach vedi scheda film
Lo ritengo un Ken Loach minore.
Mah non mi ha convinto del tutto questo film di Ken Loach. Innanzitutto, cos’è? Catalogato come commedia, ma non direi proprio, soprattutto quando il nostro viene pestato dai teppistelli di Glasgow (lui è uno di questi, per carità), o le vicende con moglie e figlio…Mah, ridere non fa ridere, sorridere neanche; è un film con continui cambi di registro. Si inizia con questi delinquentelli, che non si fanno la galera ma ore di lavori socialmente utili. Tra varie sfighe, alla fine finiscono in una distilleria di whisky, dove apprendono cos’è la parte degli angeli, cioè quella parte di whisky che alla fine evapora ed è persa per sempre. Il protagonista dimostra un olfatto e un gusto eccezionali, e in qualche modo riesce a sapere che a breve verrà battuta all’asta una piccola botta di whisky incredibile. Riuscirà, tornando a delinquere, a fregarne un po’, rivenderlo e rifarsi una vita, mentre degli idioti amici suoi cercano di rovinargli i piani, involontariamente.
O almeno, io l’ho visto così e i cambi di registro non mi sono piaciuti più di tanto (ma certi aspetti, un po’ sprecati, della storia, invece sì). Io sarei per un 6/7, e allora sono sorpreso di sapere che a Cannes vinse uno dei premi di consolazione (ma deve essere stato un anno strano, pure il nostro Reality vinse un premio). Film di super nicchia per costi e incassi.
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