Regia di Martin McDonagh vedi scheda film
A Los Angeles, Marty (Farrell, di cui il personaggio porta un nome non casuale, quello del regista del film) non riesce a terminare la scrittura del suo film. Qualche idea (forse anche troppe) gli viene dall'amico Billy (Rockwell), uno svalvolato che - insieme a un compare più anziano, molto religioso ma con un truce passato (Walken) - sbarca il lunario rapendo cani per poi chiederne il riscatto. Capita però di rapire il cane sbagliato, lo shih tzu di un boss malavitoso (Harrelson) con parecchi venerdì in disordine.
Dopo il riuscito In Bruges, Martin McDonough conferma il suo talento con un film sull'atto creativo che sfoggia un notevole virtuosismo narrativo attraverso un racconto a scatole cinesi che, a sua volta, è un meta-racconto. Non sempre l'ingranaggio della trama è oleato a sufficienza e a tratti si fatica a rientrare nella trama principale dopo aver fatto ingresso nei molti rivoli narrativi, ma le trovate sono davvero scoppiettanti, gli attori (tra i quali va segnalata la presenza di Tom Waits) tutti in forma smagliante e la miscela tra thriller e commedia nera - con scantonamenti splatter - piuttosto riuscita.
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