Regia di Gabriele Salvatores vedi scheda film
Non è riuscitissimo questo film tratto dall’omonimo libro del discusso Lilin. Perché? Mah. Il cast è giusto, in tutti i suoi protagonisti, e pure Malkovich è azzeccato, in una gran bella parte (la più interessante). La regia, non si discute. La storia, ha molti elementi di interesse. Boh, forse il continuo uso di flashback magari un pochino stanca, o meglio, stufa, perché è vero che sono necessari per spiegare il presente, ma lo stesso presente è solo accennato, non ce n’è molto, stringi stringi, e dunque…finalizzato a che? Forse serviva un'altra oretta di film, per chiudere il cerchio. Chissà. Certo che rimane un senso di incompiutezza e io alla fine sarei per una sufficienza e basta. Si narra di questa comunità di siberiani, quasi tutti delinquenti, trapiantati in Moldavia e là viventi con il loro codice morale e i loro tatuaggi, forse le due cose più interessanti del film. Incassi non memorabili.
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