Regia di Gabriele Salvatores vedi scheda film
Questo film ha solo due meriti, il respiro internazionale, che per un film italiano è rarità, e che Salvatores, quantomeno, non fa un cinema televisivo. Tutto il resto è da dimenticare. Vabbe, magari salviamo Malkovich, che ha sempre un suo carisma, tatuato o meno. Una storia noiosa, un mix di innumerevoli altri film (da "I Guerrieri Della Notte" fino a "Red e Toby, nemiciamici") e non appassiona mai, ma proprio mai. Tutto è tagliato con il coltello, definizione azzeccata, direi, visto il tema, e tutto è rigido come le temperature della Siberia. Musica completamente sbagliata, registri differenti che non servono a un beato niente. Una bella confezione vuota. Dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, che Salvatores è ormai in totale confusione, da molti anni. Una robetta che si dimentica in dieci minuti. In cinque, se vi fate una birra.
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