Regia di Lina Wertmüller vedi scheda film
Musicarello che parte con buone potenzialità, ma finisce per naufragare fra le solite banalità da fotoromanzo, complice anche la piattissima regia (spesso 'impegnata' in pianosequenza di minuti interi) di una ancora giovane Wertmuller. La Pavone fa quello che deve fare, Giannini è alle prime armi ma sa il fatto suo, la Masina si sveglia dentro ad un incubo e si rende conto di doverlo portare avanti fino al termine: lo fa con grande professionalità, ma a dire che è sprecata si è fatto appena un eufemismo. E poi ci sono Viarisio, Fangareggi, Raffaele Pisu e via dicendo; la noia della prima ora viene ad essere addirittura rimpianta con l'ultima mezzora totalmente insensata, nella quale si susseguono soltanto una serie di canzoncine e di balletti con protagonista la Pavone (e in un brano canta pure, e in inglese, Giannini). Polpettaccia. 2,5/10.
Ragazzina un po' pestifera esce dal collegio con la smania di diventare cantante; il padre, ufficiale delle guardie svizzere, non vuole saperne, ma la permissiva madre è dalla sua parte. E lo è anche un giovane ed avvenente professorino conosciuto in collegio, con il quale intesse una relazione artistica e non solo.
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