Regia di William A. Seiter vedi scheda film
Per far sì che la figlia (insensibile ai corteggiatori) si fidanzi, un impresario di spettacolo le scrive lettere d’amore anonime e lei crede di individuare il mittente in un ballerino. Il padre, che non lo gradisce come genero, cerca di renderglielo odioso; al contrario le sorelle minori, che aspettano il loro turno per sposarsi, fanno di tutto per metterli insieme. Commediola musicale che si incanala fin dall’inizio su binari convenzionali ma si muove con brio, imbastisce un gioco di equivoci che funziona bene e strappa qualche risata (specialmente grazie al personaggio del segretario tonto). Il periodo d’oro di Fred Astaire con Ginger Rogers è ormai passato, comunque anche la Hayworth se la cava nei numeri di danza (per le canzoni viene invece doppiata).
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