Regia di Edoardo Gabbriellini vedi scheda film
Ad un soggetto originale e ricco di meccaniche narrative potenzialmente interessanti, tutte basate sulla contrapposizione (tra i due fratelli, tra marito e moglie, tra locali e forestieri, tra divo e persone normali), si affianca però una sceneggiatura non all'altezza che collassa nel convulso finale, davvero poco realistico.
Rimane di positivo la coraggiosa contaminazione di generi (commedia con sterzata finale sul thriller), l'aver saputo rappresentare in maniera egregia il complesso coarcevo di sentimenti antitetici che si instaura in ogni rapporto profondo tra due entità, su tutti quello tra il cantante e gli abitanti del posto (dove si mescolano senza soluzione di continuità orgoglio e stima, invidia e risentimento) ma il cui modello ben si adatta a rappresentare anche il rapporto tra i due fratelli troppo diversi pur se legati o tra quello di un marito e una moglie dove l'affetto inizia a sbiadirsi nel ricordo per fare posto a stanchezza e disprezzo.
Ottimo il cast: azzeccata la scelta di Morandi, sempre all'altezza Germano, forse Mastrandrea -comunque bravissimo anche qui- risente un pò di una caratterizzazione del suo personaggio non sempre a fuoco, infine adeguatal'interpretazione della Bruni, la cui intensità delle espresssioni supplisce alla mancanza di battute.
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