Regia di Matteo Garrone vedi scheda film
Un pescivendolo napoletano, Luciano Ciotola (Aniello Arena) che, assieme alla moglie Maria (Loredana Simioli) e l'amico Michele (Nando Paone) si dedica al traffico illegale di robot da cucina. Un giorno, durante un matrimonio, viene tentato dai parenti a partecipare alla nuova edizione del Grande Fratello (i quali lo conoscono anche per le sue doti comiche), visto anche la presenza di Enzo (Raffaele Ferrante), il vincitore della scorsa edizione. Luciano accetta, partecipa ai provini a Cinecittà e da lì comincia ad avere varie manie di protagonismo, cercando di essere superiore agli altri, e credendo che la tv lo stia spiando. La sua vita non sarà più la stessa, poiché la sua "passione" diventerà mano mano un'ossessione, da cui dovrà liberarsi.
Peccato sia arrivato in ritardo di un anno questo film perfetto! La regia di Matteo Garrone è straordinaria: i vari piani sequenza e inquadrature nei personaggi rendono tutto più fluido e godibile da vedere. La recitazione spontanea è un punto di forza del film, come se fossimo in una pellicola di Fellini. Il film tende ad essere felice e sereno ad inizio film a cupo e serio durante la seconda metà. I personaggi sono caratterizzati per bene e sono molto realistici, in termini di recitazione ripeto. Questo film ha vinto il "Grand Prix Speciale della Giuria" al Festival Di Cannes, e al David Di Donatello ha fatto il botto, vincendo tre premi come "Miglior Fotografia", "Miglior Trucco" e "Migliori Acconciature". In seguito, ha vinto vari riconoscimenti al "Nastro D'Argento" e al "Ciak D'Oro" ed è stato nominato al "Globo D'Oro". Per molti potrà sembrare un normale film e così è: ma proprio per come è stato realizzato, per le forti emozioni che ha in serbo anche per qualcosa che detestiamo, questo film lo adoriamo lo stesso. Perché alla fine ci immedesimiamo nella felicità del protagonista, il quale finalmente può entrare nel luogo che ha sempre desiderato, per il quale è stato ossessiato, per il quale ha lottato. Inoltre, in questa pellicola si può notare un minimo di tensione nei confronti del protagonista e dei altri personaggi. Per fortuna non vi sono stereotipi esagerati sulla città di Napoli, grazie al cielo. Questo è un buon motivo per il quale il cinema in Italia ancora non è morto, perché vi sono registi bravi; e ciò viene riconosciuto all'estero. ;)
9.
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