Regia di Matteo Garrone vedi scheda film
Il regista è Matteo Garrone; a suo tempo vidi L’imbalsamatore (che non mi fece impazzire, ma in giro piacque), Primo amore (non male) e soprattutto Gomorra, che mi è piaciuto molto. Qua tornerei al carino, alla sufficienza. Film napoletanissimo (o quanto meno molto campano), con tanto di sottotitoli nei momenti dialettici più difficili, parte da una festa sfarzosa e orrida, un trionfo del Kitsch dove il regista non ha pietà a mostrare il peggio del peggio. Poi gli stessi invitati rientrano nelle loro case, in una situazione sicuramente non ricca ma almeno vera. Il protagonista (molto bravo, ma tutto il cast a mio avviso è meglio del film) viene spinto a fare un provino per Il grande fratello; poi verrà chiamato per un altro provino e pensa di avercela fatta, di essere stato preso. Va in paranoia, pensa di essere seguito per appurare se è il concorrente giusto, il suo comportamento sfiora la follia e supera la stupidità, fino a un bel finale. Il film prende ben poco all’inizio, dove non c’è alcuna empatia e l’interesse è minimo, però via via migliora e io alla fine sono per un 6/7. Al botteghino non è che sia andato bene; partecipò a Cannes, vinse anche un premio importante, ma molti concorrenti col senno di poi gli erano superiori.
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