Regia di Zhang Yimou vedi scheda film
Zhang Yimou rievoca in questo film la strage di Nanchino durante la guerra Cino-giapponese nel 1937, ma l'idea di girare il film secondo i dettami di una produzione hollywoodiana ad alto budget con abbondanti dosi di melodramma e sconfinamenti nella soap opera si è rivelata piuttosto penalizzante. 'I fiori della guerra" è girato con mano elegante, con attenzione al dettaglio e una fotografia sontuosa, ma anche con passaggi improbabili nella trama, toni da propaganda nella rappresentazione dei personaggi giapponesi resi senza alcuna sfumatura, eccessi di patetismo e qualche compiacimento nelle scene più crude degli stupri delle studentesse, dove i soldati nemici sono dipinti come bestie fameliche. Insomma siamo ben lontani dai grandi film dell'autore degli anni Novanta come "Ju dou" o "Lanterne rosse". È stato un successo soprattutto in patria, mentre in America ha fatto fiasco. Secondo me però l'interpretazione di Christian Bale è da mettere all'attivo della pellicola, soprattutto se lo si ascolta nella versione originale: lui si impegna con buoni risultati, ma l'alternanza di dialoghi in cinese e in inglese è artificiosa e poco motivata narrativamente (possibile che tutti i personaggi cinesi o giapponesi in presenza del finto prete sfoggino un inglese impeccabile?) I momenti più toccanti sono garantiti dai confronti fra Bale e l'affascinante Ni Ni, la prostituta dal carattere più forte che sarà testimone della maturazione dell'americano, e la ricchezza della confezione fa passare sopra alle mancanze esposte più sopra... In Italia non è neanche uscito nelle sale ma è stato distribuito direttamente in Dvd.
Voto 5/10
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