Regia di Pappi Corsicato vedi scheda film
Un incontro con Francesco Rosi, da parte di Torturro, diversi anni prima lo ha convinto a prendere in considerazione un progetto suggerito dal regista, e Rosi lo aveva anche in mano dal punto di vista familiare, dato che la figlia è la compagna di Luca De Filippo. Certamente il carattere estroverso e folle di Torturro è distante dal grande Edoardo, ma una svolta ci voleva e non una fotocopia plausibile. Si è preso una commedia bellissima ed evanescente, ma anche moto terrena, come Questi Fantasmi (purtroppo una versione cinematografica disgraziata rimasta a noi è quella con la Loren e Gassman, assolutamente lontanissimo dai rispettivi ruoli, e con la regia sacrificata dell’ottimo Renato Castellani, che con questo film chiuse la sua carriera al cinema). Uno studio non facile di traduzione, ma che assaporando l’aria , i suoni, le voci di Napoli con un regista intelligente, si è riusciti a creare un clima diverso, ma che nella sintesi sono riusciti a riprendersi l’anima della commedia. Un interrogativo che rimane, sarà vero o no, sarà sogno o no, il denaro serve ed allora il gioco lo si accetta o no?. Interpreti e regia hanno saputo cogliere e scavare su questo limite, difficile a raccontare, ma in fondo è la bugia di fondo sul tutto il nostro vivere quotidiano; una bugia candida, che forse non lo è, un uomo può credere anche in una realtà che lo porta al di fuori della sua miseria, senza per questo mentire agli altri e a sé stesso. Un approfondimento che serve anche, al di là dell’operazione teatrale in sé stessa, ad approfondire l’idea di un grande drammaturgo che non si è mai dimenticato della lezione pirandelliana, portandola alla portata popolare, senza mai dispenderne il vero significato.
un'idea che va oltre il documentario
regia davvero intensa e che ha saputo cogliere l'attimo
una personalità viva effervescente ed intensa.
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