Regia di Giorgio Simonelli vedi scheda film
Un banditore d'asta, sua figlia Annuccia e altri due amici occupano abusivamente una casa; per un cavillo legale, però, il padrone di casa non può sfrattare nessuno. All'uomo non rimane quindi che sposare Annuccia, per tornare a essere ciò che già, in effetti, è.
Siamo nel bel mezzo della seconda guerra mondiale e il cinema italiano sta cercando in ogni modo vie d'uscita per rinnovarsi o quantomeno trovare uno sbocco concreto; una soluzione che è sempre un classico vincente consiste nel mettere su pellicola una commedia teatrale già rodata sul palco. Ed ecco come nasce quindi questo Non mi muovo!, film tratto da un testo di Diego Petriccione (titolo originale: "O quatto 'e maggio") con una sceneggiatura di Eduardo De Filippo, che assume per sè anche uno dei ruoli centrali del cast, affidando ai fratelli Peppino e Titina altri due, per confidare inoltre sulla presenza di Vanna Vanni, Virgilio Riento, Mino Doro, Renato Cialente, Tina Mercandalli e Luigi Pavese. Il film è ben poca cosa, naturalmente; non a caso la regia viene affidata a un mestierante già attivo da circa un decennio - senza grossi successi - come Giorgio Simonelli, incapace però di conferire un marchio proprio all'opera, che si limita piuttosto a seguire e assecondare la verve degli ottimi interpreti. Verranno tempi migliori per tutti, inclusi i De Filippo: questo documento rimane comunque come piacevole testimonianza delle loro capacità e della volontà di perseverare in un teatro sì contemporaneo, ma sempre leggero e spensierato, anche durante il terribile periodo bellico. 3/10.
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