Regia di Taylor Hackford vedi scheda film
Dopo una rapita finita bene ma dai risvolti imprevisti per la “spartizione” del bottino, uno dei membri del gruppo, Parker, viene “fatto fuori” dai complici ma la dipartita, apparente, si trasformerà in una condanna a morte per gli ex-compagni, segnati dalla sua personale vendetta.
Flashfire - Fuoco a volontà, è il romanzo a cui regista e sceneggiatore, Taylor Hackford (Ufficiale e gentiluomo) e John J. McLaughlin (Hitchcock), si sono liberamente ispirati per dirigere un cast di all-stars in grado di richiamare tanto il pubblico di sala quanto quello di casa, amante delle serie televisive.
Idee e originalità non mancano nel lungometraggio ma ciò di cui Parker difetta è nel saper miscelare sapientemente ogni componente, risultando il classico filmetto che si lascia vedere a fatica e dimenticare prima ancora dei titoli di coda. Il protagonista è un “leggendario” Jason Statham che dopo essere stato truffato dai suoi compagni di rapina, immola la propria esistenza per una crociata personale al fine di eliminarli uno ad uno, perché il tradimento non è contemplato ed i ladri devono avere un codice d’onore. Nelle due ore di proiezione Parker mostra come il corpo umano possa raggiungere soglie di tolleranza al dolore e alla mutilazione in grado di inorridire anche gli esperimenti condotti dal Terzo Reich, con pestaggi al limite della morte e guarigioni inverosimili: lo stile è quello del Rocky che prima le prende e poi le da, con gli interessi, ma qui siamo su ben altri livelli…
Basterebbe questa considerazione per bollare il film ed etichettarlo a trash-movie, ma i carichi arrivano dagli altri attori nel pool: Jennifer Lopez interpreta Leslie, una venditrice di case, che appare scaltra come “donna d’azione” ma ingenua e poco sveglia nella vita e sul lavoro; Melander nelle rotondità di Michael Chiklis è il “cattivo” di turno che vuole ricordare le performance di The Shield ma è costretto ad una parte che ne soffoca ogni aspirazione, finendolo per ridurre a macchietta di sé stesso; Nick Nolte e gli altri (Wendell Pierce, Clifton Collins Jr. in particolare) aggiungono e sottraggono un valore pari a 0 all’ecosistema, mostrando come, alla fine, la sostanza sia ben poca ed il tutto si regga perché così vuole il copione.
Un film che mette a dura prova anche i fan convinti delle capacità attoriali di Statham e rafforza le certezze di coloro che vorrebbero Jennifer Lopez ovunque ma non davanti una macchina da presa. Sulla regia è meglio non pronunciarsi perché se il film fosse stato etichettato come di “fantascienza” forse si sarebbe potuto argomentare sulle scene mostrate, ma in questo contesto siamo proprio in un genere non classificabile…
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