Regia di Joe Carnahan vedi scheda film
" Vivi e muori in questo giorno". Survival movie che lascia il segno
Sottovalutato survival move, "The Grey" riflette sull'elaborazione del dolore attraverso una potente metafora che sfiora il metafisico, il sogno e l'incubo insieme.
Un uomo ( Ottway, Neeson, straordinario) calato nel mezzo di una natura spietata ed ostile affronta il proprio senso di colpa per la perdita della moglie. Un branco di famelici lupi che braccano lui e altri sopravvissuti ad un incidente aereo, saranno i loro giustizieri.
Nella vita si trova la morte, nella morte si trova la vita, nello stesso giorno. E allora via, pronti per gettarsi nella mischia, per affrontare
"l'ultima vera battaglia".
Carnahan di porcherie ne ha girate, ma qui azzecca praticamente tutto. Atmosfere, personaggi, azione, effetti in digitale, movimenti di camera. Un paio di sequenze meravigliose: il primo agguato del branco in piena notte, e soprattutto l'epilogo: un finale dove l'epica scorre a fiumi, la resa dei conti fra i due capobranco, uno umano l'altro animale, grigio, famelico, cattivo.
Il gelo circuisce il corpo ed i sensi, la neve cade silenziosa posandosi sulle carcasse divorate dal branco.
"Non aver paura", sussurra in un flashback la moglie ad Ottway.
"Non aver paura".
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