Trama
L'aereo su cui viaggia un gruppo di lavoratori di un oleodotto si schianta in una zona remota dell'Alaska e i pochi sopravvissuti, con a capo Ottway (Liam Neeson), si ritrovano a doversi confrontare con le avversità dettate dalla rigidità del clima e da un ambiente a loro ostile, ricoperto di neve e ghiaccio e abitato da un branco di famelici lupi. Prima che le forze e le risorse a loro disposizione si esauriscano, saranno costretti a ingaggiare una frenetica lotta contro il tempo per salvare la pelle.
Approfondimento
UOMINI E LUPI
John Ottway, il personaggio di Liam Neeson, è a capo di un indisciplinato gruppo di lavoratori di un impianto petrolifero quando l'aereo su cui viaggiano si schianta nei remoti deserti di ghiaccio dell'Alaska. Combattere contro le avversità di un clima spietato e di un famelico gruppo di lupi diventa una questione di sopravvivenza. Sin dai tempi del classico della letteratura Moby Dick fino a film come Lo squalo, lo scontro tra uomo e natura è al centro di storie che catturano l'attenzione del pubblico per la capacità di mettere in risalto le paure più remote e ancestrali. Anche The Grey non sfugge a questo meccanismo e pesca in due delle fobie più diffuse: la paura del volo in aereo e quella per gli animali selvatici. Basato su un racconto di Ian Mackenzie Jeffers e prodotto dai fratelli Ridley e Tony Scott, il film però attraversa diversi generi - thriller, horror e catastrofico - per poi evolversi in storia di formazione di un uomo che lotta per sopravvivere a un mondo in cui la natura regna incontaminata. Ottway è abituato a combattere contro le bestie feroci dal momento che è stato assunto dall'industria petrolifera per tenere lontano dagli impianti orsi, cani e altri animali selvatici, e per scortare i lavoratori durante gli spostamenti. I concetti di "preda" e "predatori" vengono così messi in discussione continuamente ed è difficile stabilire da che parte stiano i buoni e da quale i cattivi: uomini e animali non fanno altro che proteggere il loro territorio, in una continua alternanza di ruoli tra protagonista e antagonisti. Per adattare il racconto di Jeffers e ricavarne la sceneggiatura definitiva del film, il regista Joe Carnahan ha impiegato quattro anni durante i quali ha approfondito i vari personaggi, lo sviluppo della narrazione e la messa in discussione di temi esistenziali come i ruoli della natura, della vita e di Dio.
A 20 GRADI SOTTOZERO
Le riprese di The Grey si sono svolte nella zona delle montagne intorno a Smithers, cittadina canadese di 5 mila abitanti a 12 ore circa a nord di Vancouvers, in preda ai capricci della natura e del ghiaccio. Con temperature che sfioravano spesso i 20 gradi sotto lo zero e vento che soffiava a più di 60 miglia all'ora, tecnici e attori hanno fatto ricorso alla loro resistenza fisica per portare a termine un progetto molto più realistico del previsto. Su precisa volontà del regista, infatti, non si è mai ricorso all'uso di effetti speciali per ricostruire le condizioni climatiche: gli attori per rendere credibili le condizioni estreme e dure in cui si muovono i loro personaggi dovevano soffrire realmente il freddo. Sul set si accedeva solo attraverso gatti delle nevi o motoslitte e non vi era alcuna comodità. Girando dall'alba fino al tramonto, per ripararsi dal freddo, il cast approfitta dei momenti di pausa per rintanarsi in piccoli container e casse di spedizione. Sovente poi non sono mancati i casi in cui tempeste improvvise di neve hanno costretto a fermare le riprese o creato disagi alle attrezzature usate.
GIRARE CON I LUPI
Anche se avrebbe potuto scegliere di usare solo la via più convenzionale e aggiungere i lupi in post-produzione ricorrendo alle immagini generate da un computer, Joe Carnahan ha preferito affiancare alla CGI anche altri sistemi, scegliendo in primo luogo di usare grandi marionette in animatronic con l'aggiunta di veri lupi ammaestrati. Dopo aver visto ore e ore di documentari naturalistici, letto i libri sul comportamento dei lupi scritti da Shaun Ellis e imparato tutto ciò che c'era da sapere sugli animali, Carnahan ha voluto che le sue bestie feroci fossero più grandi della media, riuscendo a trovare anche esemplari da oltre 100 kg di peso.Greg Nicotero, mago degli effetti speciali premio Oscar per Le cronache di Narnia. Il leone, la strega e l'armadio, ha supervisionato la creazione digitale dei lupi, cercando di integrare le varie tecniche usate dal regista. Le marionette create per le riprese, sotto cui si muovevano tre/quattro stuntmen, erano talmente sorprendenti da muoversi in maniera realistica, ringhiare e sanguinare, permettendo agli attori di interagire con qualcosa di reale a pochi centimetri dai loro corpi.
Note
The Grey è un B movie che però ha disputato un notevole campionato in serie A, visti i buoni incassi americani, pur basandosi su situazioni e concetti antichi (gruppo composito assediato da minaccia esterna), sviluppati con diligenza un po’ scolastica. Nel senso che tutto funziona perché l’ingranaggio della storia è ben oliato, ma nulla stupisce.
Trailer
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Commenti (12) vedi tutti
" Vivi e muori in questo giorno". Survival movie che lascia il segno
leggi la recensione completa di emilSurvival con eccessiva cupezza e tristezza.
commento di giubSurvival adrenalinico con un Neeson superbo E paesaggi mozzafiato della Columbia,dove gli attori hanno dovuto vivere e girare.Sequenza finale con appendice nei titoli di coda.Da non perdere( se questa è la serie b secondo FilmTV….).
leggi la recensione completa di DecimoMa perché a bordo di un moderno (un MD80? un F-100?) aereo i passeggeri non hanno il riscaldamento?
commento di GikoGomezBellissimo film, con storia e scene molto realistiche. Assolutamente ben girato e scritto. Da vedere.
commento di Aiace68Un discreto survivor movie ...
leggi la recensione completa di daniele64Survival movie canonico, non letale come "A-team" né presuntuoso come "Smokin'aces" ma innocuo e superfluo. Regala un intrattenimento scolastico e di routine che non lascia traccia. Dalla sua ha un paio di buoni momenti action, un superbo Liam Neeson e due sequenze di morte di inedita e sorprendente delicatezza nel cinema machista di Carnahan.
commento di degoffro"Ancora una volta nella mischia, nell' ultima vera battaglia che affronterò. Vivi e muori in questo giorno, vivi e muori in questo giorno" . Questa breve poesia, qui sopra riportata, recitata dal protagonista durante il film, racchiude il senso di quest'opera . Una continua lotta per la sopravvivenza; sopravvivere alla morte di chi c'è caro, sopra
commento di Oracolo85il dramma è mal sviluppato e i dialoghi sono pieni di parolacce, i lupi non mi sembravano veri,si salva un po nell'ultima mezz'ora…
commento di wang yuInsomma… mi aspettavo di più. film che si riduce alla sola lotta tra uomo e lupo. appena sufficiente.
commento di serac19Buon film sul tema dell'esistenza dell'uomo e sui conflitti con la natura…grande come sempre Liam Neeson
commento di IGLII lupi avrebbero dovuto sbranare tutti, in primis regista, sceneggiatore e Liam Neeson.
commento di ironsax