Regia di Filippo Walter Ratti vedi scheda film
Un film scritto e 'realizzato' da Piero Regnoli, 'diretto' da Filippo Ratti (così si legge sui titoli di testa): le garanzie per il disastro ci sono tutte (le carriere nel cinema sono state piuttosto misere per tutti e due), anche se una coppia di dettagli fa ben sperare. Ovvero la considerazione che entrambi sono alle prime armi, anzi Regnoli è alla sua prima firma in assoluto su un copione, e la presenza di una garanzia come Paolo Stoppa quale protagonista, affiancato peraltro da un giovanissimo Marcello Mastroianni, da Isa Barzizza e da Giorgio de Lullo. Ma se gli interpreti funzionano bene, è proprio la storia a lasciare profondamente delusi: Non è mai troppo tardi tenta infatti di plagiare il grande successo di Frank Capra di qualche anno prima (La vita è meravigliosa, 1946), tanto che il titolo alternativo di questo film è Una meravigliosa giornata; e, come d'altronde lo stesso Capra ammise di aver fatto, scopiazza spudoratamente dal Canto di Natale di Dickens. Curiosamente nei titoli di testa il nome di Mastroianni, che pure ha un ruolo abbastanza marginale, compare prima di tutti gli altri, anche di quello del reale protagonista Stoppa: è probabile che la titolazione sia stata modificata qualche anno più tardi, in seguito al successo nel frattempo guadagnato dall'attore. Non è mai troppo tardi è una favoletta semplice (o forse meglio: banale) scritta e girata in una maniera estremamente piatta e insignificante: probabilmente se non ci fossero stati nomi altisonanti nel cast, oggi sarebbe un titolo dimenticato - e da un bel pezzo. 2,5/10.
Il taccagno, solitario e scontroso Antonio, proprietario di una casa dei pegni, non vuol sentir parlare di allegria e di Natale. Invitato a pranzo da un gentile nipote, rifiuta. Ma la notte porta consiglio, e anche la visita del fantasma del suo defunto ex socio d'affari, che fa pentire Antonio.
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