Marcello (Marcello Zappatore) è un pugliese di 33 anni che per tirare a campare suona la chitarra elettrica in una band metal satanista, famosa nel circuito locale. Improvvisamente, le sue mani cominciano ad avere qualche problema e quelli che sembravano solo fastidi dermatologici si rivelano essere stigmate. Da quel momento, la sua esistenza scorre su un doppio binario che lo pone di fronte ad una scelta: continuare la sua attività, nonostante il gruppo non voglia saperne di una presenza stigmatizzata, o avvicinarsi al mondo di Dio? Nell'indecisione non viene certo favorito da chi lo circonda: la madre (Guia Jelo), bigotta e religiosissima, vorrebbe che entrasse in convento mentre la nonna (Sandra Milo), una metallara strampalata, lo spinge a perseverare con il mondo del rock e a inseguire il sogno musicale.
Note
L'opera è improbabile e spesso insopportabile, ma ha anche sprazzi e intuizioni che ti lasciano spiazzato. Voleva fare, Verdesca, un pazzo incrocio tra un Trainspotting del Salento e un film tedesco con Nina Hagen, ma naufraga con sfacciata incoscienza. Tanto da farsi voler bene, nonostante il giudizio severo.
Quanto è innocua questa trasgressione di provincia, avvolta nella soave, ovattata sonnolenza della penisola salentina. Basta un soffio di superstizione popolare per smontarne i propositi rivoluzionari, tra le madonne di gesso ed il grande cuore di mamma. Impensabile essere veramente contro Dio in mezzo ad un’umanità che abbraccia stancamente le sue tradizioni, convinta di perpetuare il… leggi tutto
W Zappatore è uno di quei film che ti mettono a disagio. Perché sono così volutamente estremi nel loro essere surreali e grotteschi, così trash nella scrittura delle scene come nell’interpretazione degli attori (vedi una Sandra Milo ormai fuori controllo), che il sospetto che sia un capolavoro travestito da strascult ti viene. Perché l’opera, lo diciamo subito, è improbabile e spesso… leggi tutto
Quanto è innocua questa trasgressione di provincia, avvolta nella soave, ovattata sonnolenza della penisola salentina. Basta un soffio di superstizione popolare per smontarne i propositi rivoluzionari, tra le madonne di gesso ed il grande cuore di mamma. Impensabile essere veramente contro Dio in mezzo ad un’umanità che abbraccia stancamente le sue tradizioni, convinta di perpetuare il…
W Zappatore è uno di quei film che ti mettono a disagio. Perché sono così volutamente estremi nel loro essere surreali e grotteschi, così trash nella scrittura delle scene come nell’interpretazione degli attori (vedi una Sandra Milo ormai fuori controllo), che il sospetto che sia un capolavoro travestito da strascult ti viene. Perché l’opera, lo diciamo subito, è improbabile e spesso…
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