Regia di Paco Plaza vedi scheda film
Un matrimonio e venti minuti di camera a mano a documentare la genesi dell'epidemia. Il prequel della saga [Rec] non poteva che iniziare in questo modo e confesso, dopo aver mal digerito l'insopportabile spiegone del secondo capitolo, di aver temuto il peggio. Invece eccoti lì Paco Plaza che cambia registro nel pieno dell'azione abbandonando l'abusatissimo registro mockumentary per passare al girato convenzionale in terza persona. Scelta a mio avviso felice, propedeutica ad evitare quella ripetizione ad infinitum delle dinamiche "scappa e soccombi" già vista nei due predecessori. Ne esce fuori un film sicuramente non originale ma visivamente diverso e godibile per qualsiasi appassionato. Teso e grondante sangue, dotato di immagini folgoranti e di un'ironia di fondo indispensabile alla riuscita di un onesto prodotto di genere. Citazioni e rimandi si sprecano mentre l'antitesi (antidoto?) clericale rimane deboluccia. Per fortuna il guizzo del sordo sul finale salva lo spettatore più scafato dal rischio di un inaccettabile happy end ed il risultato è salvo. Deliziosa la protagonista femminile Leticia Dolera.
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