Regia di Ruben Fleischer vedi scheda film
Con Gangster Squad si torna nella Los Angeles dei libri di Ellroy con tutto l'impianto scenografico dell'epoca del dopoguerra in cui regnava incontrastato il crimine organizzato e naturalmente viene spontaneo fare il confronto con due cult come The Untouchables.Gli intoccabili e L.A.Confidential.Nonostante un cast magnifico e un buon lavoro di scenografia la differenza si vede tutta non foss'altro che per la mancanza di esperienza e mestiere alle spalle . Ad ogni modo, a mente fredda, lo rivedo con uno sguardo diverso concentrandomi più sul lato pratico della vicenda e senza sicuramente l'epica e il romanticismo dei già citati film, è un lavoro più scarno ma forse più vivo e reale in quanto ogni giorno della vita di quei personaggi, pur essendo anche all'epoca circondati da un alone di eroismo e fascino, era tutto sommato molto più duro e infelice dell'immaginario collettivo, e se c'erano serate all'insegna del glamour e del lusso sfrenato, poi il resto dei giorni era fatto di solitudini , violenza e pura lotta di sopravvivenza. Da notare poi che in questo film si nota un certo legame col fumetto di genere e se può non piacere è comunque un modo diverso e non del tutto disprezzabile di immaginare la storia, penso in particolare al personaggio di Mickey Cohen interpretato perfettamente da Sean Penn o alla "pupa" del boss interpretata dalla brava Emma Stone più vicina sicuramente alla Jessica Rabbitt di Chi ha incastrato Roger Rabbitt che alla delicata e balbettante lady di L.A.Confidential. Concludendo per me tutto sommato un discreto lavoro e dovendo dare il voto seguendo le stellette dovrebbe stare in mezzo fra il sufficiente e il buono .
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