Regia di Jonas Mekas, Andrew Solt vedi scheda film
Andrew Solt era già stato a capo dell’operazione Imagine: John Lennon (1988), film-biografia fortemente voluto da Yoko Ono, che mise a disposizione una mole immane di materiale video che riprendeva l’ex marito al lavoro e nel tempo libero. Ritorna così sui suoi passi per questo documentario di breve durata – appena un’ora – che racconta, nella parole dei diretti protagonisti, la nascita dell’album più noto di Lennon, nonché di un Beatles solista in assoluto: Imagine, del 1971. Ci sono così i musicisti di John, fra i quali una vecchia conoscenza quale George Harrison, c’è Phil Spector, l’imprevedibile produttore per una volta costretto ad abbandonare il suo proverbiale ‘muro di suoni’ per assecondare le necessità minimaliste dell’artista; c’è Yoko Ono, come sempre, al fianco del marito. In realtà come film non aggiunge molto a ciò che un bravo beatlemaniaco dovrebbe per forza sapere, né pare opera tanto coinvolgente o emozionante per chi di lennoniano ha masticato poco; si tratta in parole povere di un assemblaggio di materiale quasi completamente realizzato in maniera amatoriale relativo a quel periodo, fra le ultime definizioni degli arrangiamenti e dei testi dei pezzi e le registrazioni finali. Al di là della title-track dell’album, semplicemente leggendaria, e di quella del film (altro brano indiscutibilmente riuscito), nel disco come nel film compaiono pezzi di assoluto rilievo, testimonianze esplicite di un artista all’apice della creatività: si parla di Jealous guy (la cui versione originale risaliva ai tempi del White album, 1968), Don’t want to be a soldier (l’antimilitarismo sempre caro a Lennon), How do you sleep? (velenosissima dedica dichiarata all’ex sodale McCartney) e la straordinaria, leggerissima Oh, my love. Bel documento, nulla di eccezionale, ma chiaramente godibile. 6/10.
La nascita dell’album più noto di John Lennon, Imagine, che è anche il più considerato fra tutti quelli prodotti dagli ex-Beatles dopo la rottura del 1970. Vediamo Lennon in studio di registrazione, a colloquio con giornalisti, in compagnia della moglie Yoko Ono e con amici e colleghi come Phil Spector, George Harrison, Andy Warhol, Jack Nicholson e tanti altri.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta