Regia di Gonzalo López-Gallego vedi scheda film
In una realtà parallela la NASA non smette le missioni Apollo nel 1972, bensì prosegue il programma con il lancio di Apollo 18. Questa missione serba in realtà una finalità militare e non scientifica, perché deve permettere agli USA di migliorare gli strumenti di osservazione in piena epoca di Guerra Fredda. E tuttavia altri compiti sono velatamente assegnati, come per esempio recuperare materiale delle precedenti missioni, perché pare che nei nastri registrati possano nascondersi segreti indicibili: dal reale livello tecnologico dei Sovietici nella epopea spaziale fino alla scoperta di oscure presenze sulla Luna...
Un film che mescola sci-fi, thriller e horror, girato in falso stile documentaristico, che utilizza spezzoni in bassa definizione e modalità compatibili con i livelli tecnologici degli anni '70 per aumentare il realismo delle scene, ma anche nel contempo per ridurre la capcità dello spettatore di comprendere quanto stia succedendo.
Idea tutto sommato interessante, così come la decisione dello stile narrativo ed un finale che, in pieno stile "complottistico", vorrebbe ridisegnare le vere ragioni per cui la NASA abbia smesso l'esplorazione lunare.
Il problema è che, dopo aver scoperto le carte (i misteri in ballo sul nostro satellite), il film ha già dato tutto e la suspance comincia a sciogliersi fino a rendere a tratti noiose le successive scene.
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