Regia di Xiaolu Guo vedi scheda film
Un film a dir poco bizzarro, questo UFO in Her Eyes (titolo magnifico, forse il più bello dell’anno), diretto da Guo Xiaolu, scrittrice, documentarista e regista, autrice di film curiosi come How Is Your Fish Today? e She, a Chinese, Pardo d’oro a Locarno nel 2009. Attenta alle trasformazioni politiche, culturali e antropologiche della Cina contemporanea, bilingue (elemento da non trascurare nell’inquadrare la sua posizione rispetto al cinema e alla letteratura cinese di oggi), ha costruito nel corso degli anni un corpus di opere assolutamente singolare. In UFO in Her Eyes, l’avvistamento di un oggetto volante non identificato (un po’ come accadeva in Il disco volante di Tinto Brass) provoca scompiglio in una remota provincia rurale. Un poliziotto giunge nel villaggio per verificare la fondatezza delle voci che impazzano, mentre poco a poco l’apparentemente solido tessuto sociale della vita nella Cina post-maoista si sgretola. Certo, se “l’alieno” è Udo Kier e il suo avvistamento avviene un 11 settembre, è evidente che il precipitato metaforico del racconto diventa un tantino troppo ingombrante. La domanda al fondo del film riguarda ovviamente il futuro della più grande dittatura comunista a conduzione neoliberista del mondo, dominata da una censura tanto bizantina quanto ottusa. Il problema è che la pur volenterosa regista si fa sedurre un po’ troppo da effetti paradossali e il racconto si sfilaccia. Comunque, da vedere.
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