Regia di Oliver Stone vedi scheda film
Lasciate da parte le provocazioni che hanno contraddistinto buona parte della sua produzione recente e non, Oliver Stone si dedica in questo caso ad un cinema di puro consumo nel quale comunque non si tira certo indietro tra scelte azzardate, ma non casuali, che non portano sempre a risultati fruttuosi.
Ben (Aaron Johnson) e Chon (Taylor Kitsch) sono due grandi amici divenuti ricchi producendo e vendendo marijuana.
Per le loro capacità finiscono nel mirino di narcotrafficanti messicani guidati dall’alto da Elena (Salma Hayek) e sul campo da Lado (Benicio Del Toro) e quando i due ragazzi rifiutano la loro offerta di collaborazione rapiscono la loro ragazza O. (Blake Lively) per obbligarli ad accettare le loro condizioni.
Ma i due non hanno intenzione di lasciargliela vinta, soprattutto vogliono liberare O. ad ogni costo.
Droga, sesso con tanto di “menage a trois”, milioni di dollari sul piatto ed un po’ di guerriglia, si può dire che con “Savages” Oliver Stone non si è fatto mancare nulla, anche se poi si tratta di una pellicola intrigante, ma che non spicca più di tanto per personalità.
Infatti ci sono diverse lungaggini, a partire dalla presentazione di personaggi e situazioni che, con poco di concreto, procede per circa quarantacinque minuti non privi di spezzoni di buona fattura, ma con poco ritmo al seguito.
La scena in pratica si incendia quando l’ora e mezza è già passata, prima c’è più di uno scricchiolio (ad esempio è difficile credere che i narcotrafficanti non controllino da vicino Ben e Chon e che si facciano infinocchiare più volte), dopo un rewind con due proposte di finale distinte, entrambe con qualcosa di buono ed altro di meno significativo.
Per fortuna è stato fatto un buonissimo lavoro con gli attori; su tutti svetta un truce ed esibizionista Benicio Del Toro, mentre la giovane coppia costituita da Aaron Johnson e Taylor Kitsch funziona egregiamente (soprattutto il secondo credo che sia alla sua interpretazione migliore ad oggi), Blake Lively possiede la bellezza consona al ruolo (anche se poi nella fattispecie il film poteva essere assai più torbido), Salma Hayek è tosta e John Travolta veste panni per lui insoliti, ma il tempo passa e questo sarebbe un bel modo artistico di invecchiare.
In definitiva “Savages” è un film onesto, realizzato con scrupolo (tanti dettagli sono frutto di ricerche e consigli di esperti, per esempio sulla marijuana, gli hacker, il narcotraffico), ma sembra anche un po’ timoroso (per quanto lo possa essere un film del genere), meno ribelle di tanto cinema del regista con poche idee fulminanti (per lo più affibiate al personaggio di Lado), ma anche dotato di un insieme accattivante.
Discreto, ma un po’ spuntato.
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