Regia di Oliver Stone vedi scheda film
Era il periodo di 'Killer Joe' al cinema, quando usciva nelle sale anche 'Le Belve' ed io ero molto indecisa se andare a vedere l'uno o l'altro. Fortuna che ho scelto la regia dell'impeccabile Friedkin!
Da questi due lavori traspare la differenza tra un film eccezionale ed uno che si lascia semplicemente guardare, o come altri hanno detto : la differenza tra qualcuno che ha ancora qualcosa da raccontare e chi non ha più nulla di nuovo da dire!
Con 'Le Belve' mi aspettavo di assistere a qualcosa che mi ricordasse lo scoppiettante fulgore di 'Assassini nati'...niente di più lontano dai fatti. Stone calca la mano sul morboso 'menage a trois' dei protagonisti: la gnocca, il tosto e il romantico; e con la scusa di proporre qualcosa di 'originale' sul sesso e l'amore, si limita a riprendere sobrie scene di amplessi, a due con cambio di parthner o tutti e 3 insieme appassionatamente; per non parlare poi...delle inverosimili stupidaggini che il trio combinerà 'in nome dell'amore'. Non appagato, il regista ostenta smaniosamente le feroci usanze della mafia messicana, dandosi un tono da 'pubblicità progresso' che non si regge in piedi. Le buone intenzioni ci sono: Stone voleva realizzare un film sul relativismo del bene e del male, sul Dott. Jekyll e Mr. Hyde che sta in ognuno di noi...ma qualcosa è mancato per un ottimo film, la grottesca credibilità di film distaccati ed impeccabili come 'Non è un paese per vecchi' o l'ironia e la pregnante sceneggiatura di pellicole come Bastardi Senza Gloria.
Funziona ed è piacevole come film d'azione, alla stregua di tanti che escono nei cinema attuali, ma niente di più, nulla che ci induca a pensare che non stiamo guardando la solita, standardizzata trovata commerciale!
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta