Francesco, un pastore appena tornato dal fronte, cerca inutilmente lavoro. Per vendicarsi di un furto subito dal signorotto locale, Antonio, arricchitosi durante la guerra con speculazioni poco pulite, gli ruba alcune pecore. Arrestato e condannato a quattro anni riesce a evadere. Antonio a quel punto si dà alla fuga, portando con sé la sorella di Francesco, Maria Grazia, che ha costretto a diventare sua amante. Ma Francesco e la polizia li inseguono....
Note
Melodramma a sfondo sociale diretto da Giuseppe De Santis, che mescola impegno sociale a un gusto "americano" dell'azione. Musiche di Goffredo Petrassi.
La prima parte del film funziona. Il finale è costellato di scene 'madri', pose e movimenti totalmente innaturali e mal gestiti che ne fanno precipitare la qualità. Il tutto risulta in ogni casmo molto forzato e cervellotico. Peccato. 5
Una sensualissima Lucia Bosè, insieme all'altro "bellone" Raf Vallone, sono i protagonisti di un buon film che segna un ipotetico passaggio di consegne tra il neorealismo e il melodramma misto a commedia degli anni '50
De Santis con Riso amaro ha realizzato il suo capolavoro, ma questa pellicola ha dalla sua un realismo crudo e dei protagonisti più sanguigni e di temperamento ! Molto coinvolgente e la Bose' bellissima.
Il filo rosso dell'attrazione uomo donna occupa il primo piano ma lo sfondo è sociale e De Santis con negli occhi gli Usa e nel cuore la Rivoluzione lancia il suo messaggio schematico in questo melodramma rurale e prevedibile ma girato alla grande.
In Ciociaria, al termine della seconda guerra mondiale, Francesco (Raf Vallone) fa ritorno alla terra natìa ma le sue pecore sono state trafugate dal losco Agostino (Folco Lulli) e, a lui e alla sua famiglia, composta dai genitori e la giovane sorella Maria Grazia (Maria Grazia Francia), non rimane che un animale; non solo la situazione lavorativa è quindi molto precaria ma il… leggi tutto
Fiabetta neorealista-bucolica dalla esplicita (ed esplicitata dal commento del narratore esterno) morale: "l'unione fa la forza". De Santis, reduce dal successo di Riso amaro, sostanzialmente prosegue in maniera lineare la sua opera mettendo in scena un lavoro didascalico sul valore della solidarietà ed inneggiante apertamente alla sua zona d'origine, la Ciociaria; quello ritratto nel… leggi tutto
Dramma a suo modo epico di De Santis (che introduce al film personalmente come voce fuori campo), "Non c'è pace tra gli ulivi" rispecchia pienamente il passaggio dal cinema neorealista, di cui porta comunqe più di una traccia, a quello melodrammatico tanto in voga negli anni '50. Pur non essendo pienamente espressione dell'una come dell'altra corrente, una sostanziale…
In Ciociaria, al termine della seconda guerra mondiale, Francesco (Raf Vallone) fa ritorno alla terra natìa ma le sue pecore sono state trafugate dal losco Agostino (Folco Lulli) e, a lui e alla sua famiglia, composta dai genitori e la giovane sorella Maria Grazia (Maria Grazia Francia), non rimane che un animale; non solo la situazione lavorativa è quindi molto precaria ma il…
IL CINEMA AI TEMPI DELLA QUARANTENA
"Solo uniti gli uomini possono dividere il giusto dall'ingiusto"
La voce fuori campo del regista ci conduce, con la mente come nelle immagini, in terra aspra e selvaggia di Ciociaria, la medesima terra natia del narratore, che, nel descrivere il carattere aspro e poco accomodante dei suoi abitanti, prova a spiegarcelo narrandoci una delle molte storie…
Francesco è un reduce della guerra che quando torna al suo paesino tra i monti della Ciociaria non trova più il suo gregge, che costituisce per tutti gli abitanti l’unica forma di sostentamento. Antonio prepotente pastore della comunità si è appropriato delle sue pecore e della sua donna che sta per sposare. Francesco si riprende il maltolto ma finisce in…
Film neorealista ambientato in una particolare zona dell'Italia, la Ciociaria, negli anni del secondo dopoguerra. In una società povera ed arretrata che per amministrare la giustizia ricorre ancora alla vendetta privata, in un sistema sociale chiuso che ha un proprio codice interno, la presenza dell'autorità statale è ancora flebile e fatica ad imporsi. Il protagonista (Raf…
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Commenti (5) vedi tutti
La prima parte del film funziona. Il finale è costellato di scene 'madri', pose e movimenti totalmente innaturali e mal gestiti che ne fanno precipitare la qualità. Il tutto risulta in ogni casmo molto forzato e cervellotico. Peccato. 5
commento di BradyUna sensualissima Lucia Bosè, insieme all'altro "bellone" Raf Vallone, sono i protagonisti di un buon film che segna un ipotetico passaggio di consegne tra il neorealismo e il melodramma misto a commedia degli anni '50
leggi la recensione completa di galavernaDe Santis con Riso amaro ha realizzato il suo capolavoro, ma questa pellicola ha dalla sua un realismo crudo e dei protagonisti più sanguigni e di temperamento ! Molto coinvolgente e la Bose' bellissima.
commento di penelope68Il filo rosso dell'attrazione uomo donna occupa il primo piano ma lo sfondo è sociale e De Santis con negli occhi gli Usa e nel cuore la Rivoluzione lancia il suo messaggio schematico in questo melodramma rurale e prevedibile ma girato alla grande.
leggi la recensione completa di luca826Voto 6. [30.10.2011]
commento di PP