Regia di Ken Scott (II) vedi scheda film
Recensione del film Starbuck - 533 figli e non saperlo
per la serie quando è meglio andare a letto a dormire presto.
Ci sono sere in un cui non hai proprio niente da fare; una persona responsabile andrebbe a letto presto e si alzerebbe ben riposata per un lunga giornata di lavoro, io di solito mi auto convinco di essere cineasta e mi guardo qualche film; ieri sera ho fatto il terribile errore di guardarmi starbuck 533; premetto che sono un appassionato di film lenti e tristi della serie kramer contro kramer(pensavate che fossi il solito metallaro che guarda solo film horror invece a me perlopiù mi fanno cacare) , ma quando ho iniziato a vedere il sopracitato film credevo di trovarmi di fronte ad una commedia; devo dire che appena iniziata “la priezione” ho storto il naso perché i titoli di testa erano in francese ed ho imparato sulla mia pelle che nell’80% dei casi fanno veramente cacare, be ieri ho scoperto che non si tratta solo dei paesi francesi ma il morbo si espande (in maniera esponenziale) anche nei paesi di lingua francofona in questo caso il canada.
Il film parla di un uomo per farla breve sfigato, con un sacco di debiti, che per rientrare dei soldi cerca di coltivare mariuana ma gli viene di merda, che lavora nella macelleria di famiglia e tutti i parenti lo prendono per il culo perché è un fallito, ha la morosa polizziotta e cosa piu’ importante da giovane ha donato sperma in una banca del seme per tenare di guadagnare un po’ di grano ed ora i suoi piu’ di 500 figli “di provetta” lo vogliono conoscere; praticamente con un buon regista ed un buon attore tipo Will Ferrell poteva uscirne una commedia divertente con una trama simpatica, ma invece non è così. Voglio sottolineare che son stato attirato da questo film per il nome starbuck che è il nome di uno dei personaggi principali di battetlstar galattica, credevo in una citazione in stile Argo(film consigliatissimo) invece bo?? Probabilmente piaceva allo sceneggiaore, a parte questo la “pellicola” inizia bene presentando il personaggio che senza mezzi termini è uno sfigato disorganizzato senza grandi caratteristiche, un tipo lavativo che inoltre ha un debito di 80mila euro, i motivi del perché lo abbia non verranno mai svelati per tutto il film, cosa che allo spettatore poteva anche interessare visto la lentezza e la pallosità del tutto, magari farcirlo con qualche nozione sulla trama poteva rendere la visione meno pallosa, cmq come sopra citato scopre che la sopra citata valanga di giovani lo vuole conoscere; e quindi ci aspettiamo un sacco gag comiche se vi fermate a pensarci un attimo ed avete un minimo di fantasia ve ne vengono in mente milioni, invece NO mi sparano sullo schermo un polpettone sulle responsabilità di essere padre che non finisce più con i classici stereotipi del caso, per esempio il protagonista decide di aiutare/conoscere alcuni dei suoi “figli” e ovviamente cosa trova: la ragazza tossicodipendente che si fa le pere ma dopo una conversazione con “padre” smette e per miracolo si trasforma da succhiacazzi eroinomane a brava ragazza, il ragazzo gay da accettare che ora mai è un tipo di personaggio e stereotipo che poteva funziona nella famiglia bradford dell’82, il ragazzo emo o dark (stessa merda) anche lui da accettare figurati se non ci poteva essere con la tipica pettinatura con frangia estrema e orecchino al labbro e parlata da intellettuale del “cioè”, capisco il connubio risate + argomento importante sia un format riuscito( per intenderci i vecchi film di aldo giovanni e giacomo che uniscono gag simpatiche a riflessioni un pochino piu’ profonde) ma in questo caso non passa, scene di aggregazioni immagini di gente felice che non capisci a cosa servono, probabilmente a montreal era una giornata di sole estiva e hanno fatto piu’ riprese del dovuto ed il regista ha poi deciso di sfruttarle tutte perché di solito a montreal si congela con le palle sotto la neve, forse è stato pagato anche per girare lo spot di ditta di crociere che voleva buttarsi sul buisness delle crocere canadesi ed è “ispiegabilmente” fallita, o anche doveva organizzare delle vacanze studio cristiane per gay che devono guarire; scene che si susseguono d i gente felice sotto il sole che canta e suona la chitarra, APPUNTO CANTA E SUONA LA CHITARRA! cosa che non rovina ma distrugge il film la colonna sonora tutta costituita da canzonette acustiche in francese in stile carla bruni nei giorni di mestruo, che potrebbero essere usate per torturare un prigioniero o che farebbero dimenticare ad un eunuco i piaceri del sesso, litanìe dopo litanìe che si ripetono che dovrebbero far percepire quel senso di responsabilità che matura nel protagonista, ma che invece suscitano un immensa voglia di affogarsi in una tazza di merda.
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