Regia di Jon M. Chu vedi scheda film
Il secondo atto del franchise ispirato ai giocattoli della Hasbro offre conferme e sostituzioni, iperboli e smentite. Partiamo dalle certezze, con Lee Byung-hun di nuovo Storm Shadow, Snake Eyes ancora in gioco e Jonathan Pryce nel doppio ruolo di vero e finto presidente Usa, sotto le cui mentite spoglie alberga ancora Zartan/Arnold Vosloo, che nel primo capitolo aveva cambiato aspetto. Il reduce per eccellenza sarebbe Channing Tatum, ma il suo Duke viene fatto fuori nel prologo e usato come esile grimaldello drammatico per scatenare la furia delle new entry: il mastino Roadblock, la bellona Jaye e l’insipido Flint. E poi il generale Joe, un Bruce Willis una spanna su tutti. Jon Chu adatta ai combattimenti le familiari danze ritmiche sperimentate in una manciata di Step Up e The LXD, regalando qualche vertigine stereoscopica nello scontro tra Snake Eyes e i ninja nemici sul costone di una montagna. La rinuncia alla connotazione dei personaggi - a differenza del film di Sommers, si scava solo nel passato di Storm Shadow e Cobra Commander rimane sullo sfondo - e alcune approssimazioni di sceneggiatura (che fine ha fatto Destro?) gettano l’intero peso del film sulle spalle di un impianto visivo di buon mestiere. Certo, le tamarrate non mancano, “The Rock” Johnson cita Jay-Z per motivare la truppa e Londra esplode in grande stile sotto i nostri occhi, ma non sarebbe giusto chiedere qualcosa di diverso.
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