Regia di Gareth Evans vedi scheda film
Film di Gareth Evans regista ormai idolatrato da tutti, che con questo film e il seguito ha dimostrato di saper girare in modo innovativo le scene d'azione. Si perchè del film non ci sarebbe niente da dire, si deve solo guardare è inutile parlarne. La trama è la solita, la classica trama di qualsiasi action. Polizia che si deve infiltrare, tutti chiusi in uno stesso palazzo e che hanno l'obbiettivo di arrivare sempre più su per catturare questo boss. E vabbè qualsiasi colpo di scena, o fatto che accadrà è abbastanza telefonato ottocento ore prima, ma non è questo l'importante.
E infatti è il classico esempio di come la sceneggiatura non è poi cosi' importante in una arte come il cinema, fatta più di immagini e musica. I dialoghi sono semplicissimi, funzionali all'azione e tutto quello che accadrà è sempre funzionale ad un combattimento.
Avendo detto questo non resta che vederlo, questa è la scelta migliore per spiegarlo. Perchè si tratta di una serie inifinita di situazioni di compattimento, con arti marziali indonesiane di cui nono conoscevo nemmeno l'esistenza. Ed era veraemente da molto tempo che non vedevo delle scene d'azione girate e studiate cosi' bene. In alcuni momenti è veramente innovativo il modo in cui vengono girate, il modo in cui gli attori-atleti si muovono, non con il classico montaggio veloce per non farci capire niente, ma ogni pugno, ogni calcio ogni movimento, riusciamo a capirlo, a comprenderlo, anche con un montaggio più veloce del solito. Per innovazione nelle scene d'azione è probabilemnte secondo solo al film di Miller. Insomma non resta che vederlo, straconsigliato.
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