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Weekend

Regia di Andrew Haigh vedi scheda film

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La recensione su Weekend

di port cros
8 stelle

Dopo un venerdì sera trascorso in compagnia di amici etero, Russell si reca in un locale gay, dove incontra Glen e lo porta a casa per un rapporto sessuale. La mattina seguente, dalla richiesta di Glen che Russell registri un audio sul loro incontro per un suo progetto artistico nasce una conversazione che fa intendere che quello che sembrava solo un incontro occasionale per sesso possa tramutarsi in una storia d'amore.Ma i due ragazzi avranno a disposizione solo due giorni perché Glen rivela ad un certo punto di essere in partenza per gli Stati Uniti, dove frequenterà per due anni un corso, ponendo fine ad ogni possibilità di crescita del loro rapporto.

 

 

Così opposti sono i due ragazzi incontratisi per caso quel venerdì sera. Russell, bagnino dal carattere schivo e riservato, romantico, orfano dall'infanzia, gay dichiarato con i migliori amici ma ancora timoroso dell'omofobia della società, si rifugia nel suo appartamento come in un nascondiglio in cui sentirsi al sicuro. L'artista Glen, al contrario, affronta la vita con un piglio più assertivo, sfrontato, cinico, sessualmente disinibito, intenzionato a sbattere in faccia la propria identità alla società; è però refrattario ad ogni legame stabile (“I don't do boyfriends”).

Nelle 48 ore a loro disposizione i due fanno l'amore, condividono segreti, si scambiando confidenze, pareri e impressioni non solo sulla loro vita, ma anche sulla società in generale e sulla comunità lgbt, rivelando all'altro ( e agli spettatori) un po' di se stessi, ma scoprendo anche un po' di se stessi attraverso gli occhi dell'altro, prima che l'indifferibile partenza per gli USA separi nuovamente ciò che il caso ha brevemente unito. Una parte interessante dei loro scambi riguarda di come i due si rapportino al vivere la loro identità nella società contemporanea, in cui si può essere gay dichiarati, ma l'omofobia può ancora far paura e bisogna stare attenti a non “sconvolgere” la maggioranza ( di qui nasce l'atteggiamento schivo di Russell, criticato dal più militante Glen).

 

 

Un “breve incontro” che lascerà un segno nelle loro vite, anche se non sapremo mai se avrebbe funzionato.

 

Il regista Andrew Haigh realizza un piccolo gioiellino di film intimo e onesto, tutto incentrato sui protagonisti Tom Cullen (Russell) e Chris New (Glen), dandoci quasi l'impressione di spiarli dal buco della serratura mentre si rivelano l'un l'altro la loro intimità. Un film romantico senza mai essere melenso, basato sui dialoghi ma mai verboso, una scommessa riuscita.

 

 

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