Trama
In New Jersey, i Walling e gli Ostroff vivono nello stesso quartiere e sono ottimi vicini di casa che non perdono occasione per trascorrere del tempo insieme e rinsaldare il loro legame. Quando però Nina, la figlia maggiore degli Ostroff, ritorna dopo un paio d'anni dal college, la situazione cambia radicalmente. Paul Walling, il cui matrimonio con la moglie Paige è in crisi da tempo, perde la testa per la ragazza e in breve tempo i due si ritrovano l'uno nelle braccia dell'altra, nonostante la forte differenza d'età. Ciò scatena un putiferio di reazioni tragicomiche: gli Ostroff sono sconcertati e sprofondano per la vergogna, Paige non perde occasione per tirare colpi bassi a Paul e la loro figlia Vanessa, per rifuggire la realtà, trova conforto solo in vari incontri di natura sessuale con i colleghi di lavoro.
Approfondimento
SCUSA, MI PIACE TUO PADRE: BUONI VICINI DI CASA
Scusa, mi piace tuo padre è una commedia su due famiglie amiche di lunga data e sulle divertenti situazioni che si scatenano quando una figlia ribelle rientra a casa per le vacanze e provoca uno scandalo che costringe tutti a riesaminare cosa significhi veramente la felicità per ognuno di loro. La vicenda si dipana durante le feste natalizie e ai regali e alle decorazioni festive fa da controcanto la minaccia di una disgregazione familiare imprevista. Mentre in genere i film "vacanzieri" propongono una visione quasi irreale della vita, Scusa, mi piace tuo padre con il suo sarcasmo scettico sottolinea invece che la vita non sempre è così felice come l'atmosfera o la musica natalizia lasciano intendere.
I Walling e gli Ostroff, come sovente capita in periferia, sono vicini di casa amici da oltre vent'anni. Come sottolinea la voce narrante di Vanessa, la più piccola di casa Walling, condividono tutto: i pranzi del weekend, gli hobby, i barbecue in famiglia e le vacanze. Al di là delle apparenze, hanno fatto buon viso alle cattive abitudini gli uni degli altri - come ad esempio l'ostinazione di Paige Walling di iniziare le prove per il coro natalizio sin dal mese di agosto - e si tollerano a vicenda. Lo stesso grado di tolleranza è quello che all'interno dei singoli nuclei familiari i coniugi riservano l'uno all'altra. Il precario equilibrio però dura fino a quando, durante il giorno del Ringraziamento, David Walling apre la porta e si trova davanti Nina Ostroff, la figlia di Terry e Cathy, tornata dopo un'assenza di cinque anni. Dopo aver girovagato di posto in posto ed essere stata lasciata inaspettatamente dal fidanzato Ethan, Nina rimette piede a West Orange, l'ultimo luogo al mondo in cui vorrebbe essere, e si ritrova quasi subito tra le braccia di David. La scoperta della relazione tra lui cinquantenne e lei ventiquattrenne è uno shock per entrambe le famiglie e gli sceneggiatori Ian Helfer e Jay Reiss, consapevoli del rischio di disturbare anche gli spettatori, si sono mantenuti sul filo dell'ironia e dell'humour nel trattare la tematica.
UN CAST DI ATTORI DI CULTO
Nella lista delle migliori sceneggiature di Hollywood mai prodotte, Scusa, mi piace tuo padre è diventato realtà quando al progetto si è interessato Anthony Bregman, produttore di una dozzina di film indipendenti tra cui spicca Se mi lasci ti cancello, che ha trovato un valido partner finanziario in Leslie Urdang, la cui compagnia ha prodotto anche Rabbit Hole e Beginners. Con un bel numero di registi interessati a realizzarne un film, la scelta è caduta su Julian Farino, di origini inglese ma con alle spalle una solida esperienza nel mondo dei documentari e delle serie televisive (Entourage eBig Love). Con il suo sguardo da acuto osservatore della realtà, Farino ha considerato Scusa, mi piace tuo padre una storia di vita di periferia non necessariamente americana e ha dato importanza ai temi universali in essa contenuti: i rapporti tra madri e figlie, tra mariti e mogli e tra parenti e amici. Sebbene siano David e Nina a movimentare la placida esistenza delle famiglie, Scusa, mi piace tuo padre è un film corale che richiede a ogni attore di trasmettere una vasta gamma di emozioni e reazioni, passando dalla drammaticità del tradimento alla situazioni da commedia fisica. Per il ruolo di David, un uomo per cui si deve parteggiare e non provare ribrezzo o odio, il regista ha scelto l'attore inglese Hugh Laurie, famoso soprattutto per essere stato il protagonista della serie cult Dr. House. L'altra metà della scandalosa coppia è interpretata invece da Leighton Meester, che aveva già lavorato con Hugh Laurie in due differenti episodi di Dr. House.
Oltre a raccontare quanto avviene, Vanessa Walling si ritrova ad assistere a ciò che non avrebbe mai immaginato quando scopre che la sua ex migliore amica Nina ha una relazione con suo padre David. A infondere al personaggio un mix di forza, vulnerabilità e comicità, è l'attrice Alia Shawkat, ricordata per il ruolo della folle e disfunzionale Maeby Fünke nella serie Arrested Development. La sua voce narrante, a differenza di quello a cui si è abituati, è sbilanciata, non guarda la situazione con imparzialità e non ha una prospettiva onnisciente: Vanessa odia Nina intensamente e ha giudizi molto pesanti per tutti, inclusa se stessa.
Catherine Keener interpreta invece Paige Walling, la moglie tradita che non esita a lasciar la famiglia ma non abbandona i suoi progetti per festeggiare il Natale in maniera tradizionale. Combattuta tra la rabbia per il tradimento e il dolore per aver lasciato i propri cari, Paige è da sempre fissata con il Natale e gli effetti della sua ossessione avranno una ricaduta dannosa sulla relazione tra David e Nina.
Cathy e Terry Ostroff, i genitori di Nina che vivono dall'altro lato della strada di casa Walling, sono interpretati invece da Allison Janney e Oliver Platt (insieme anche nella serie tv West Wing), che con le loro capacità sono riusciti a estrapolare momenti comici da situazioni cariche di drammatica emotività. Se per il ruolo di Cathy Allison Janney si è ispirata alla sua vera madre, per Terry Oliver Platt ha dovuto ritornare a giocare a Ultimate frisbee, lo sport che nella realtà ha contribuito a creare insieme ad alcuni compagni di università, tra cui c'era anche il produttore cinematografico Joel Silver (citato anche dal personaggio di Terry durante il corso del film).
NATALE IN PRIMAVERA
Il realismo che Scusa, mi piace tuo padre richiedeva non è stato facile da raggiungere in fase di produzione. Nonostante la storia si svolga in autunno, dal giorno del Ringraziamento fino a Natale, le riprese si sono svolte in primavera in giornate in cui gli attori erano costretti ad indossare pesanti abiti mentre la temperatura toccava anche i 30°. La neve finta e le decorazioni natalizie hanno invaso quartieri e strade di New Rochelle mentre, quasi dispettosamente, gli alberi cominciavano a riempirsi di foglie e fiori.
Gli attori, anziché essere ospitati in camper, hanno preferito affittare una casa per vivere insieme in modo da trasferire la sintonia raggiunta sullo schermo.Poiché la sceneggiatura di Scusa, mi piace tuo padre è alquanto complessa, Ian Helfer e Jay Reiss sono stati sempre sul set per essere facilmente consultabili e hanno anche preso parte ad una scena (sono due cantanti del coro natalizio di Paige).
Cast e troupe hanno inoltre avuto un nemico comune sul set: la gigantesca sfera di neve che Terry piazza come decorazione natalizia davanti al suo prato. Di difficile gestione e manutenzione, era però essenziale per una delle scene di ira di Paige, rivelatasi catartica per tutti quanti.
Note
Prodotto di matrice dichiaratamente televisiva che pare incerto se percorrere i binari della simpatica spontaneità hollywoodiana, della verbosità “da tavola” transalpina o delle libertà posticce da indie comedy. Alla fine gioca la carta del cerchiobottismo. E cola a picco.
Trailer
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Commenti (4) vedi tutti
6/7voto oggettivo/soggettivo
commento di paolofefeSono d'accordo con IGLI, è la brutta copia di "American beauty" senza un finale convincente.
commento di almodovarianaSuperficiale, improbabile e inutilmente ottimista.
commento di look67Commedia che rifà un po il verso a American Beauty, ma non ha la sua verve e cattiveria. Attori un po impacciati
commento di IGLI