Regia di Agnieszka Holland vedi scheda film
Un evento poco noto della Seconda Guerra Mondiale è il soggetto di questo film. Un manutentore delle fogne, in una città della Polonia occupata dai tedeschi, vive del proprio lavoro e di piccoli traffici. Operando sotto terra, entra in contatto con un gruppo di Ebrei, che, successivamente, in seguito ad un rastrellamento nel ghetto cittadino, si rifugiano definitivamente nelle fogne. Il protagonista ed un suo collega iniziano ad aiutare queste persone in cambio di denaro. L'evolversi della vicenda, che vede il coinvolgimento della famiglia del protagonista e di un collaborazionista suo conoscente, ci racconta di come il fine economico passi pian piano in second'ordine, e l'umile operaio s'interessa sinceramente alla sorte dei "suoi" Ebrei, anche a rischio della propria vita. Il film racconta le vicende parallele delle persone prigioniere del sottosuolo, un ambiente malsano, oscuro, opprimente nel quale si consumano drammi e si acutizzano tensioni anche a causa della convivenza forzata; nonchè del protagonista e della propria famiglia, nel clima di terrore imposto dall'occupazione tedesca, tra rastrellamenti, impiccagioni, delazioni, la costante preoccupazione di essere scoperti. Bravissimo l'attore protagonista. Riesce a rappresentare un personaggio inizialmente ambiguo, costretto anche al malaffare dalla necessità di mantenere la famiglia in tempo di guerra, coraggioso ma non avventato; ironico; animato comunque da sani principi. Un buon prodotto di ricostruzione storica e sentimenti.
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