Nella Russia postrivoluzionaria Kira e la sua famiglia mal sopportano il nuovo regime bolscevico. Per di più la ragazza ama un aristocratico che opera in clandestinità e che per questo è nel mirino della polizia segreta. Kira viene arrestata poi rimessa in libertà, intanto il suo innamorato si ammala di tubercolosi e lei, per curarlo, accetta la corte del capo della polizia e ne diventa l'amante. Dramma a forti tinte, in cui gli intenti propagandistici sono stemperati da una robusta messinscena e da un sceneggiatura (scritta anche da Corrado Alvaro) in cui alcuni hanno voluto addirittura vedere allusioni al fascismo.
Da un infelice romanzo un film epocale, dominio d'espressività ,che addensa qui solitudine, là ferina intransigenza, del volto di "Kira"/Alida: energia di un'intima frequenza di oscillazioni che il personaggio schiude con la rivelazione della realtà umana -oltre lo specchio d'arte- che lo adombra.
Non mi è piaciuto ma non per lo stile da drammone in bianco e nero (anzi) quanto proprio per la banale vicenda sentimentale: una ragazza che pare così determinata e moderna da sognare di diventare ingegnera che si sdilinguisce e si sacrifica per bel Brazzi che non la merita. Senza contare i ritratti macchiettistici dei bolscevichi...
Russia di inizio Novecento, post rivoluzione. La giovane Kira ama corrisposta Leo, inviso al regime; per permettergli la sopravvivenza Kira diviene amante dell'ufficiale Andreij, scelta che porterà a un finale tragico.
Noi vivi - We the living - è un romanzo della scrittrice di origine russa Ayn Rand; Goffredo Alessandrini, grazie ai potenti mezzi della Scalera Film,… leggi tutto
Dramma riuscito e appassionante, sostenuto da ottimi interpreti e da una regia attenta, anche nelle scene collettive. Ci sapevano fare, non si può dir di no. Si viene subito coinvolti e si segue con interesse le vicende non solo della protagonista, ma anche degli altri personaggi principali. Il film mette a nudo la disumanità del sistema sovietico e del comunismo, con tutta la sua ipocrisia,… leggi tutto
Gli italiani lo hanno riscopoerto -e poco dopo sarebbe tornato fruibile anche il coevo Odessa in Fiamme, con Maria Cebotari- in arrivo dall'America, ove, nel corso della seconda metà d'anni '80 fu presentato, ma con ampi tagli ogni volta, in celebrati films festivals degli States. Deciso impegno recitativo del giovanissimo e di Alida realmente innamorato(chi già allora…
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«Franz, non siamo più a Venezia» e noi invece siamo ancora qua, a ricordare colei che più d’ognuna fu la bellezza, quando «la bellezza convulsiva sarà…
Esce il monumentale film di Soderbergh sul Che, impossibile resistere al desiderio di mettere tutto a soqquadro con una bella taglist sulla Rivoluzione. Il tema è chiaro e facile. Qui si parla di ribaltare il mondo,…
Dramma riuscito e appassionante, sostenuto da ottimi interpreti e da una regia attenta, anche nelle scene collettive. Ci sapevano fare, non si può dir di no. Si viene subito coinvolti e si segue con interesse le vicende non solo della protagonista, ma anche degli altri personaggi principali. Il film mette a nudo la disumanità del sistema sovietico e del comunismo, con tutta la sua ipocrisia,…
voto 7. Il film è un melodrammone a sfondo politico, di notevole originalità. L'opera è interessante per più motivi: in primo luogo, per il personaggio femminile di Kira, davvero molto curato e approfondito e di grandissimo pathos drammatico; c'è poi la ambientazione in Russia, in pieno comunismo, con una lucida condanna del massimalismo e dell'egalitarsimo del regime sovietico, affidata al…
L'ho amata sempre , dalla prima volta che l'ho vista sullo schermo e quindi in tempi più recenti.
Fortunatamente l'hanno amata anche dei grandi registi del cinema più vicino a noi e lei senza divismi e con molta…
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Commenti (2) vedi tutti
Da un infelice romanzo un film epocale, dominio d'espressività ,che addensa qui solitudine, là ferina intransigenza, del volto di "Kira"/Alida: energia di un'intima frequenza di oscillazioni che il personaggio schiude con la rivelazione della realtà umana -oltre lo specchio d'arte- che lo adombra.
leggi la recensione completa di feliniNon mi è piaciuto ma non per lo stile da drammone in bianco e nero (anzi) quanto proprio per la banale vicenda sentimentale: una ragazza che pare così determinata e moderna da sognare di diventare ingegnera che si sdilinguisce e si sacrifica per bel Brazzi che non la merita. Senza contare i ritratti macchiettistici dei bolscevichi...
commento di Artemisia1593