La recensione su Noi uomini duri

di maso

4 stelle

La moda del periodo di realizzazione di questo film era quella di assortire due comici di indiscusse capacità sopra una sceneggiaturina per sollevare qualche risata attaccata a qualche soldo, si erano già visti Manfredi e Pozzetto, Villaggio e Banfi per due, Montesano e Celentano, Pozzetto e Celentano per due e allora non poteva mancare l'abbinamento Pozzetto/Montesano, bandiere di due realtà italiane fortissime quali Milano e Roma molto diverse fra loro, a conti fatti fra i due sembra esserci una chimica notevole ma il milanese vince con naturalezza in un ruolo più adatto alle sue corde mentre Montesano dopo poche scene ha già rotto le scatole con le sue battute banali ed una recitazione troppo caricata sintomo di un ristagno professionale che lo avrebbe portato ad interrompere l'attività da li a pochissimo cosa che poi accadde anche a Pozzetto ormai stufo di far ridere la gente che parteciperà a qualche altra commeddiaccia per poi ritirarsi dalla scena.

L'occasione era quindi buona per creare un film da ricordare con questi due attori molto amati ma a parte qualche risata ed alcune situazioni divertenti il film si trascina fra la boscaglia aspettando il salvataggio di un cast di contorno mediocrissimo che comprende personaggi stereotipati incapaci di catturare l'attenzione dello spettatore quando non sono in scena i due comici principali, l'unico che va a colpo sicuro è Novello Novelli che ripete per la centesima volta se stesso.

La moda del corso di sopravvivenza è passata in fretta come gli anni ottanta e altrettanto in fretta si dimentica questo filmino dove una cricca di personaggi assortiti provenienti da varie zone d'Italia si iscrive a una scuola per super boyscout, fra di loro fanno coppia un tranviere romano imbranato e un banchiere milanese impotente che cercano di risolvere questi problemini.