Regia di Michael Brandt vedi scheda film
Thriller un po' anacronistico e lento ...
Quando un politico americano viene ucciso con il modus operandi di un killer sovietico ritenuto morto da tempo , viene richiamato in servizio l' agente della CIA che aveva indagato a lungo su di lui ... Questo film segna contemporaneamente l' inizio e la fine della carriera registica dell' americano Michael Brandt , più noto come sceneggiatore . Come si può quindi intuire , non è stato un successo e nemmeno un capolavoro incompreso . In effetti , si tratta di un thrillerino spionistico che , nonostante il colpo di scena finale , non riesce a quagliare , forse perchè troppo improbabile , pieno com' è di doppi e tripli giochi stucchevoli inseriti per tener desta l' attenzione dello spettatore , dopo che gli autori si erano giocati quasi subito l' asso tenuto nella manica . Richard Gere , nonostante l' età regge ancora il ruolo , Topher Grace manca un po' di carisma ma non se la cava male . Martin Sheen fa la comparsa di classe . Però nel complesso la pellicola , un po' lenta ed anacronistica con questo suo clima da guerra fredda , non mi ha convinto molto e quindi non arriva alla sufficienza piena ... Gli voglio dare 5,5 .
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