Regia di Michael Brandt vedi scheda film
Chi è Cassio? Se lo domanda da tempo un giovane agente dell'FBI (Topher Grace), a maggior ragione dopo che un senatore è stato assassinato con il metodo tipico di Cassio: il taglio della gola. Per dare la caccia al fantomatico uomo, viene scomodato un ex agente (Gere) che gli è stato con il fiato sul collo per anni che però è convinto che Cassio sia morto.
Un po' spy-story, un po' thriller con precocissimo smascheramento della vera identità di Cassio ma giocato fino alla fine sul tema del doppio, il film dell'esordiente Michael Brandt (già sceneggiatore, tra gli altri, di Quel treno per Yuma) è girato con molto mestiere e sfrutta in maniera convincente l'assunto della doppia identità del titolo, con sorpresa in sottofinale e una sottotrama che non ti aspetti sul tema della vendetta. Azione, scazzottate e inseguimenti rispettano il canovaccio del cinema di genere senza troppe pretese. Sullo sfondo, lo spettro di una nuova Guerra Fredda.
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