Regia di Mike Gunther vedi scheda film
La teoria degli attori è un po' come la seconda legge della termodinamica, datemi un attore protagonista cane e il film potra' solo peggiorare irreversibilmente. E qui di attori cani ce ne sono una bella manciata.
Ma veniamo al cane, ehm al dunque: Il loffissimo 50 cent, che recita come se fosse al vertice di una dispepsia funzionale, dovrebbe essere il duro protagonista di questo thri...di questo..boh movie fatto di gangster, facce dure, tipi tosti pupe rapine e balle varie. Invece loffieggia tutto il film, ogni scena una sgurza.
C'è da dire che l'inganno viene svelato nei primi minuti del film, quando il regista (?) vuole spacciarci quella fighettina rauca di Ryan Phillippe per "tough guy" (credibile quanto Danny de Vito nei panni di Casanova) quindi la fiducia in qualcosa di decente viene subito meno, e ci si abitua prontamente alle loffie a seguire.
Le uniche cose vagamente apprezzabili sono i nanosecondi delle solite faccette di Bruce Willis, per il resto agonia totale... il film prolassa inevitabilmente e noiosamente fino alla fine, loffissima piu' che mai.
Sara' il nuovo corso del cinema americano, un copione gia' visto: Registi e attori (nonché sceneggiatori) palesemente e assolutamente incapaci di compiere il loro mestiere, che nonostante la loro drammatica inabilita' riescono a trovare un produttore disposto a dilapidare soldoni in produzioni che nemmeno un DVD postumo riabiliterà mai.
Scaffale, con due dita di polvere.
*BIP* *BIP* *BIP*
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______________________________ *BIIIIIIIIIIP*
"L'abbiamo perso!"
La solita M... "yo bro yo". Inaudibile.
I minuti della mia vita persi a guardare questo scempio
Eh?
Va beh.
E pensare che ha pure una filmografia! Misteri della fede.
Ma LOL!
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