Maggio 1940, i nazisti avanzano e Julien (Trintignant) fugge davanti a loro, con la famiglia, insieme con molti altri francesi. Sul treno diretto a Sud, costantemente minacciato dalle incursioni aeree che lo obbligano a lunghe soste, incontra Anna (Schneider) un'ebrea tedesca. I due si amano brevemente, poi lui torna dalla moglie. Tre anni dopo, la Gestapo riunisce i due ex amanti.
Note
Da un regista non dozzinale come Granier-Deferre sarebbe stato lecito aspettarsi uno sguardo più in profondità sui personaggi e il periodo. La costruzione è sommaria e il racconto superficiale.
1939. Profughi belgi e francesi in fuga dall'invasione nazista. Buona prova di Romy Schneider e Jean-Louis Trintignant, ma soprattutto ottima ambientazione e uso efficace di documenti d'archivio.
Al film manca quel qualcosa di profondo,di epico che lo farebbe amare,invece rimane una bella storia girata in epoca nazista che fa sempre bene ricordare e vedere.Bravi e sicuri gli attori principali.
Voto 5. Stucchevole e lento, un po’ fuorviante nel contrasto tra orrore della guerra – tante immagini di archivio – e la campagna francese da cartolina. Virata melodrammatica nel finale, la parte decisamente migliore del film. [08.02.2009]
Pierre Granier-Deferre realizza un solido e convincente film di guerra, che non è piaciuto e non piacerà agli amanti del genere bellico in senso stretto. La vicenda si svolge nel 1939, nelle giornate in cui migliaia di cittadini belgi e francesi lasciarono le loro città, diretti a Sud o verso l’Atlantico, per sfuggire all’incalzante occupazione tedesca. Il film… leggi tutto
Il regista è stato sempre sottovalutato ed è morto da pochissimo, io l'ho seguito sempre e diciamo che ha saputo sempre convogliare bene il melò nei binari giusti, raccontando la storia senza mai farla straborrdare, scegliendo sempre gli attori giusti.Il sentimentalismo non prende mai la no facile, grazie anche ai due interpreti che sanno ben gestire la storia leggi tutto
Pierre Granier-Deferre realizza un solido e convincente film di guerra, che non è piaciuto e non piacerà agli amanti del genere bellico in senso stretto. La vicenda si svolge nel 1939, nelle giornate in cui migliaia di cittadini belgi e francesi lasciarono le loro città, diretti a Sud o verso l’Atlantico, per sfuggire all’incalzante occupazione tedesca. Il film…
Un finale emozionante - omaggio al divismo del protagonista - che tradisce l'originario romanzo di Simenon e non risarcisce in ogni caso lo spettatore, che ha assistito ad uno spettacolo poco coinvolgente, nonostante che le risorse di cui godeva il regista lasciassero prevedere risultati migliori.
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Commenti (4) vedi tutti
Solido dramma sentimentale, con la guerra (molto) sullo sfondo.
commento di movieman1939. Profughi belgi e francesi in fuga dall'invasione nazista. Buona prova di Romy Schneider e Jean-Louis Trintignant, ma soprattutto ottima ambientazione e uso efficace di documenti d'archivio.
leggi la recensione completa di hupp2000Al film manca quel qualcosa di profondo,di epico che lo farebbe amare,invece rimane una bella storia girata in epoca nazista che fa sempre bene ricordare e vedere.Bravi e sicuri gli attori principali.
commento di ezioVoto 5. Stucchevole e lento, un po’ fuorviante nel contrasto tra orrore della guerra – tante immagini di archivio – e la campagna francese da cartolina. Virata melodrammatica nel finale, la parte decisamente migliore del film. [08.02.2009]
commento di PP