Regia di Antonio Margheriti vedi scheda film
Anni 30'. A causa di un violento acquazzone, cinque individui (tre uomini e due donne) appartenenti alla ricca borghesia inglese, trovano rifugio per la notte in una casa isolata nei boschi. Il padrone di casa rivela loro che hanno appena interrotto una seduta spiritica. Con il più classico e strabusato degli incipit, l'infaticabile Antonio Margheriti dirige un giallo sovrannaturale e psicologico, che sembra chiudere (per quanto concerne una certa qualità cinematografica in quanto il genere proseguirà, ma con risultati tutt'altro che positivi) la stagione del gotico italiano. Evidentissimi i rimandi a DANZA MACABRA, diretto dallo stesso Margheriti nel 1964. Anche CONTRONATURA si svolge tutto in una notte, alternando presente e passato con flash-black che narrano le vicende dei cinque viaggiatori, degni rappresentanti di una facoltosa borghesia avida, perversa e assassina. Come nel classico del 64', Margheriti si lancia in audaci situazione saffico-erotiche (piuttosto forti per l'epoca) con suggestive e lugubri atmosfere che ben trasmettono il marcio e il decadimento di una società corrotta. Peccato solo averlo visionato con una qualità video pessima. Cast non di grido ma che svolge il suo compito in maniera più che soddisfacente e un finale che ispirerà una scena chiave in SHINING di Stanley Kubrick.
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